La gotta: è ancora la malattia dei ricchi?

Agostino Macrì
6 Gennaio 2012
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La gotta è una malattia causata dalla presenza di un eccesso di produzione di acido urico da parte dell’organismo che non riesce ad essere smaltito; la conseguenza e che si “cristallizza” depositandosi soprattutto nelle articolazioni dei piedi, provocando forti dolori preponendo anche allo sviluppo dell’artrite. Gli stessi cristalli possono depositarsi nei reni causando la formazione di calcoli.

La gotta è conosciuta come la malattia dei ricchi in quanto colpiva prevalentemente le persone che potevano disporre in abbondanza di cibo, ed in particolare di carne, e quindi mangiavano in misura eccessiva conducendo una vita sedentaria. Il miglioramento del benessere ha portato ad ampliare il numero di persone con abitudini alimentari disordinate e attualmente in Italia la malattia è piuttosto diffusa e si stima che le persone ammalate siano circa un milione con una prevalenza tra gli uomini con oltre 65 anni di età. La malattia ha un carattere invalidante e, oltre che alterare lo stato di salute delle persone colpite, ha dei costi sociali non indifferenti. Esiste comunque la possibilità di ridurne la gravità e, soprattutto, di prevenirla con delle semplici regole alimentari e che consistono nel ridurre la quantità di alimenti e soprattutto della carne, nel moderarsi nel consumo di bevande alcoliche, di fare del movimento fisico ed anche bere acqua in abbondanza e dell’ordine di 1,5 – 2 litri al giorno. Applicando queste regole si riduce fortemente anche il rischio di altre malattie metaboliche quali il diabete e l’obesità.

Per le persone che sono già ammalate, oltre che applicare uno stile di vita come quello indicato, esistono dei farmaci che consentono di abbassare il tasso uricemico;  in caso se ne abbia necessità è di fondamentale importanza che le terapie vengano effettuate sotto controllo medico.

Roma, 06 gennaio 2012

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