Spesso prendiamo il pane al banco del supermercato mentre facciamo di corsa la spesa e non sappiamo qual è il prezzo al chilo di quello che stiamo acquistando. Avete mai letto attentamente l’etichetta quando controllate qual è il prezzo? Il pane si vende al pezzo o a peso?
A volte, per esempio, non vediamo il prezzo al chilo sulla cesta in cui vengono spesso sistemate le baguette appena sfornate. Possiamo sapere solo quanto costano al pezzo. Ma si può fare?
La segnalazione di un consumatore
Un consumatore ci ha segnalato che nel suo supermercato di fiducia, in una cittadina della provincia di Roma, il prezzo al chilo non è mai esposto:
“Mi sono accorto” ci scrive “che il punto vendita non espone il prezzo al kg per il pane baguette, ma solo il prezzo al pezzo. È legittima questa cosa? E nel caso di irregolarità, a chi va segnalato?”.
Proviamo a fare chiarezza.
La risposta è nel Codice del Consumo, il provvedimento del 2005 che raccoglie tutta la normativa a tutela del consumatore: la condotta del supermercato che non espone il prezzo del pane al chilo non è corretta.
Secondo il Codice del Consumo (DL n. 206 del 6.9.2005) per gli alimenti in vendita deve essere esposto il prezzo al chilo e può essere contemporaneamente esposto il prezzo per ogni pezzo. Quindi sì, il supermercato può anche scrivere il prezzo di ogni baguette, ma deve necessariamente esporre anche qual è il loro prezzo al chilo.
Il pane deve essere venduto al chilo e se già confezionato, come nel caso segnalato dal consumatore, sullo scontrino deve essere indicato il prezzo frutto della pesatura.
Cosa possiamo fare
Se ci accorgiamo della condotta scorretta del rivenditore possiamo segnalarlo.
Eventuali inadempienze sull’indicazione del prezzo possono essere configurate come frodi in commercio e segnalate alle Autorità competenti del Ministero dell’Agricoltura (Repressione Frodi o Carabinieri per l’Agricoltura) o più semplicemente alla Polizia Locale.
Anche la legge 580 del 1967 è chiara. È la legge che regola la lavorazione e il commercio dei cereali, degli sfarinati, del pane e delle paste alimentari e all’articolo 23 dice espressamente che il pane deve essere venduto a peso.
“Tutti i prodotti ottenuti dalla cottura di impasti preparati con farine alimentari devono essere posti in vendita con la denominazione ‘pane’, se del caso, con l’aggiunta della specificazione del vegetale da cui proviene la farina impiegata” si legge“ si vendono a pezzo soltanto prodotti di pasticceria fresca (paste, torte e semifreddi)”.
Perché le baguette sono spesso vendute al pezzo
La baguette che troviamo al supermercato non è fresca. É un prodotto semilavorato industriale.
L’azienda prepara l’impasto, lo fa lievitare e lo sottopone ad una breve cottura. La baguette viene congelata e, mantenendo la catena del freddo, viene consegnata ai punti vendita che terminano la cottura e le vendono appena sfornate.
Oltre ad alcune aziende italiane, ce ne sono molte in paesi comunitari dell’Europa dell’est (in particolare la Romania), che si sono imposte sul mercato soprattutto grazie al basso costo della manodopera. Questo si traduce in un prezzo più basso del prodotto finito.
Le aziende consegnano generalmente i pezzi congelati in scatoloni, che hanno una etichetta su cui c’è scritta la composizione del pane, il nome del produttore ed il paese d’origine.
Le baguette vengono vendute sfuse ed è difficile trovare tutte le informazioni sul singolo pezzo.