Un nuovo virus influenza aviaria. Bisogna preoccuparsi?

Agostino Macrì
8 Aprile 2013
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In Cina è stato identificato recentemente un nuovo ceppo di virus influenzale A/H7N9, responsabile di casi gravi di malattia nell’uomo. Virus dell’influenza aviaria appartenenti ad analogo sottotipo H7 sono in grado di infettare specie aviarie, anche in assenza di manifestazioni cliniche gravi. Sino ad ora risulta che in Cina 21 persone si sono infettate con il virus A/H7N9; di queste, sei sono decedute a seguito di grave polmonite. Indagini epidemiologiche sono tuttora in corso; sinora i casi di infezione vengono collegati allo stretto contatto con animali infetti, mentre non vi sono evidenze di una efficiente trasmissione del virus da uomo a uomo. Le Autorità sanitarie cinesi si sono attivate tempestivamente e stanno controllando tutte le specie aviarie in vendita nei mercati, molti dei quali sono stati chiusi. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello della città di Hangzhou. Sinora le indagini hanno consentito di identificare alcune specie aviarie infette e sono state adottate idonee misure di prevenzione, anche con distruzione di partite di animali provenienti da allevamenti risultati infetti. Il quadro che sembra delinearsi è quindi quello di una malattia infettiva (A/H7N9 è virus influenzale a bassa patogenicità) che colpisce in modo blando gli animali, mentre l’uomo a stretto contatto con animali ammalati può sviluppare una forma influenzale molto grave. I casi di infezione umana sono stati identificati solo in alcune città della Cina (Shanghai, Anhui, Jiangsu, Zhejiang) e le autorità sanitarie stanno intervenendo in modo molto deciso per isolare e debellare i focolai della malattia. Per quanto riguarda il nostro Paese non vi sono pericoli. Si deve anche segnalare che esiste un sistema di monitoraggio continuo degli allevamenti che consente di individuare rapidamente l’eventuale presenza di animali infetti e quindi di adottare tempestive misure di prevenzione. La conclusione è che al momento non ci sono motivi di preoccupazione. Autore: Agostino Macrì Data: 08 aprile 2013
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