L’Unione Nazionale Consumatori ha
diffidato le compagnie telefoniche e presentato un contestuale
esposto all’Antitrust e all’Autorità delle comunicazioni in relazione all’interpretazione della norma appena approvata dal Parlamento sulla
fatturazione mensile dei contratti di fornitura dei servizi di comunicazione elettronica.
Il Dl Fisco, da pochi giorni pubblicato in Gazzetta, prevede che la fatturazione sia “
su base mensile o di multipli del mese”, ma a quanto pare le compagnie intenderebbero interpretare il mese non come quello solare, bensì come quello contabile di
30 giorni. Da qui la diffida e gli esposti.
Un giochino che,
trasformando l’anno solare di 365 giorni in 360, farebbe sparire magicamente 5 giorni dal calendario, con un
incremento della bolletta illegittimo dell’1,38%. Insomma, le compagnie telefoniche continuerebbero ad arrampicarsi sugli specchi pur di ottenere aumenti nascosti, usando trucchetti e stratagemmi.
Stavolta, però,
sarebbe il colmo! Non solo interpreterebbero le norme a proprio uso e consumo, ma arriverebbero a mutare il calendario gregoriano, in vigore dal 1582,
fregandosi ben 5 giorni.
Per ripercorrere le tappe dell’intera vicenda leggi “
Vittoria sulla fatturazione a 28 giorni”
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 20 dicembre 2017