Nel 2024 la Banca d’Italia ha ricevuto il 32% di segnalazioni in più su truffe (smishing, vishing, phishing e spoofing)
Roma, 18 giugno 2025 – “Dati allarmanti e preoccupanti! In particolare, è gravissimo il dato delle segnalazioni relativi a presunte truffe, con un balzo astronomico del 32% sul 2023. I fenomeni dello smishing, vishing e phishing, specie ora che vengono spesso abbinati anche allo spoofing, sono diventati raggiri particolarmente insidiosi e la lotta contro queste frodi deve diventare una priorità del Paese. Speriamo che con l’entrata in vigore delle nuove regole Agcom si riesca a porre un freno almeno allo spoofing” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati di Bankitalia che nel 2024 ha ricevuto oltre 11.800 esposti relativi a lamentele della clientela nei confronti di banche e finanziarie, con un rialzo del 5% rispetto al 2023.
“Quanto al crollo del 62% per quanto riguarda le problematiche relative alla rinegoziazione dei mutui ipotecari, è evidente che il calo del Taeg verificatosi nel 2024, da 4,3793 del gennaio 2024 a 3,5452 di dicembre 2024, ha fatto precipitare le richieste di chi aveva un mutuo a tasso variabile. Insomma, il dato certo positivo non è per forza indice di un miglioramento dei rapporti tra banche e clienti” conclude Dona.
Il rialzo del 5% degli esposti è riconducibile principalmente a blocchi dell’operatività di carte e servizi di pagamento disponibili mediante home banking (gli esposti in materia sono più che triplicati) e a problemi in fase di esecuzione di bonifici (ad es. non corretta esecuzione delle disposizioni impartite dalla clientela e transazioni non autorizzate).
Le segnalazioni legate alle richieste di finanziamento si sono ridotte del 7 per cento: risultano in flessione soprattutto le richieste di rinegoziazione delle condizioni applicate ai mutui ipotecari a seguito del mutato andamento dei tassi di interesse di riferimento.
Sono in diminuzione del 3% anche gli esposti sui conti correnti, riguardanti in primo luogo problemi nella chiusura dei rapporti (ritardi nell’evasione delle richieste o questioni riferibili a vicende successorie), nonché difficoltà nell’apertura o nel mantenimento di un rapporto di conto.