MUSICA: McCartney, scandaloso voucher per live annullati

Redazione UNC
10 Giugno 2020
Condividi su
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Bravo, parole sante! Per legge il voucher è obbligatorio anche se cantante si ribella. Ministro Franceschini si dimetta. Roma, 10 giugno 2020 – “Bravo! Parole sante! Tutti gli artisti dovrebbero condividere la posizione di Paul McCartney e unirsi ai consumatori in questa battaglia, chiedendo una modifica di quella norma scandalosa ideata dal ministro Franceschini, l’artefice dell’idea del voucher al posto del corrispettivo in denaro” afferma l’avv.  Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando da dichiarazione del cantante Paul McCartney, secondo il quale “è veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il Governo italiano e Assomusica hanno fatto“, “La cosa più assurda è che, mentre per i pacchetti turistici e i voli aerei l’art. 88 bis del Cura Italia offre un’alternativa tra voucher e rimborso del corrispettivo versato, lasciando la scelta a tour operator e compagnie aeree, nel caso degli spettacoli, l’art. 88, come poi modificato dal Dl Rilancio, prevede solo l’emissione di un voucher da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione e non prevede la restituzione dei soldi. Insomma, anche se Paul McCartney e gli organizzatori volessero restituire i soldi, non potrebbe farlo” prosegue Dona. “Una vergogna! Per questo chiediamo le dimissioni del ministro Franceschini” aggiunge Dona. Dopo qualche ora, il ministro del Turismo Dario Franceschini è intervenuto sulla vicenda, dichiarando: ”E’ evidente che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà lo spettatore avrà diritto al rimborso“. Immediata la replica di Massimiliano Dona: “E’ evidente l’esatto opposto. La ratio della norma è solo nella mente del ministro visto che la legge dice tutt’altro! Insomma, il rimborso in denaro è escluso senza se e senza ma. Inoltre, il voucher non è previsto affatto debba essere essere usato per lo stesso artista. Apprezziamo, comunque, il ravvedimento, per quanto tardivo, del ministro e speriamo che ora il Governo, coerentemente, presenti un emendamento al Dl Rilancio stracciando la norma attuale, prevedendo sia che il voucher sia solo una facoltà concessa al consumatore sia che, in caso di accettazione del voucher, sia comunque cedibile e, se non riscattato dopo il periodo di validità, sia rimborsato automaticamente”.
Condividi su: