Chiedi un prestito? Forse conviene assicurarlo 

Redazione UNC
9 Giugno 2025
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Se abbiamo bisogno di chiedere un prestito, in banca o ad una società di finanziamento, potrebbe essere utile stipulare un’assicurazione, in caso di eventi inattesi che potrebbero impedirci di pagare le rate. 

Che cos’è l’assicurazione del prestito? 

L’assicurazione sul prestito, la cosiddetta polizza CPI, Credit Protection Insurance, può essere attivata contestualmente ad un finanziamento e tutela sia il richiedente che, ovviamente, il creditore nel caso in cui non si abbia la possibilità di risanare il debito.  

Se accadesse un evento inaspettato, la banca avrebbe la sicurezza di incassare comunque le rate, ma allo stesso tempo chi ha chiesto il prestito non dovrebbe affrontare il problema del debito se perdesse il lavoro e, nel tragico caso di morte, tutelerebbe gli eredi, sui quali ricadrebbe l’obbligo di risanare i debiti in assenza di un’assicurazione. 

È obbligatorio assicurare un prestito? 

L’assicurazione sul prestito personale non è obbligatoria, anche se alcune banche potrebbero richiederla come condizione per concedere un finanziamento o un mutuo nel caso, per esempio, che la situazione economica del richiedente non sia considerata completamente affidabile. 

Il finanziamento con assicurazione è facoltativo, ad eccezione dei prestiti che prevedono la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. In quel caso la legge richiede la stipula obbligatoria di una polizza vita e rischio lavoro.  

I lavoratori dipendenti che chiedono un prestito con cessione del quinto dello stipendio devono stipulare una polizza caso morte e una polizza rischio impiego, che intervenga nelle situazioni in cui il reddito diminuisce o viene a mancare.  

Per la cessione del quinto della pensione è invece obbligatoria solo l’assicurazione sulla vita del cliente, perché il debito sia saldato nell’eventualità del decesso del titolare del finanziamento.  

Si tratta in entrambi i casi di una garanzia indispensabile alla banca, che concede il prestito essenzialmente sulla base delle entrate del cliente al momento della richiesta, senza ipoteche né fideiussione.  

Quali eventi copre l’assicurazione sul prestito personale? 

  • Decesso del beneficiario: sei il richiedente non ha assicurato il proprio finanziamento, a farsi carico del debito residuo saranno gli eredi. In caso contrario, tutte le rate mancanti verranno pagate dalla compagnia assicurativa 
  • Invalidità: se il cliente rimane invalido al 100%, la compagnia assicurativa salderà tutte le rate che mancano al termine del finanziamento. Nel caso di inabilità temporanea, per esempio se si sta combattendo una malattia o in caso di infortunio, l’assicurazione pagherà le rate durante il recupero della condizione di salute, solitamente un anno o al massimo due anni 
  • Perdita del lavoro: la compagnia assicurativa si farà carico delle rate di rimborso fino a quando il cliente non abbia trovato un nuovo lavoro, generalmente fino a uno o due anni, ma solo nel caso di disoccupazione involontaria. Se per qualsiasi motivo è il cliente stesso a licenziarsi, non verrà effettuato nessun rimborso da parte della compagnia 

Polizze sui finanziamenti, quali sono i contro? 

Il motivo che maggiormente frena la stipula di un’assicurazione sul prestito è il costo, che varia in relazione all’età e al sesso del richiedente, tenuto conto delle aspettative di vita. La polizza va pagata insieme al finanziamento e incide, quindi, sull’importo della rata mensile. In alcuni casi, alcune compagnie potrebbero richiedere il pagamento anticipato della polizza in un’unica soluzione.  

Per questo, la banca deve presentare al cliente più di un preventivo di polizze vita alternativi a quelli di compagnie convenzionate con l’istituto. Il cliente può rifiutarli e proporre personalmente una polizza all’approvazione dell’istituto di credito, se trova un’offerta più conveniente. Il risultato dovrà essere una tutela adeguata sia per il cliente che per la banca che eroga il finanziamento.  

Nei prestiti tradizionali, che non contemplano la cessione del quinto e sono erogati in conto corrente e rimborsati a rate, l’assicurazione resta una scelta da non sottovalutare, soprattutto per i finanziamenti di un certo importo e di lunga durata. Una polizza che tamponi sul nascere un problema di insolvenza può evitare protesti e segnalazioni nel registro dei cattivi pagatori che renderebbero più complicato in futuro un nuovo accesso al credito. 

Come risparmiare? 

I costi elevati delle polizze assicurative impongono di fare attenzione alle varie offerte e valutare bene prima di stipularne una. Ecco alcuni aspetti da tenere a mente

  • Considerare più di un preventivo per trovare la formula più conveniente 
  • Valutare il Taeg, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che comprende sia il tasso di interesse che tutte le altre spese e oneri accessori, esprimendo così il costo reale del prestito. La soluzione con Taeg più basso consente di risparmiare non solo sulla polizza ma anche sui costi del finanziamento in generale.  
  • Tutte le informazioni devono essere inserite nelle informative precontrattuali: prima di stipulare una qualsiasi assicurazione leggere sempre attentamente tutte le clausole per evitare brutte sorprese e pagare somme non preventivate.  
  • Chiedere informazioni sulla possibilità di estinzione anticipata del prestito, verificando se si possa ricevere il rimborso del premio mai goduto e nell’eventualità se sono previste o meno delle penali 
  • Evitare le polizze con clausola di rivalsa: in questi casi la compagnia assicurativa, dopo aver rimborsato le rate al nostro posto, potrebbe in seguito chiederci di restituire le rate anticipate. 
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