Disinfettanti, igienizzanti, detergenti: cosa c’è da sapere?

Redazione UNC
26 Novembre 2020
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Uno strumento fondamentale per impedire la diffusione delle malattie infettive in generale, incluso quindi Covid- 19, è rappresentato dal mantenimento ottimale delle condizioni igieniche degli ambienti e della persona. Occorre quindi che gli ambienti in cui si vive siano puliti in modo adeguato e che ci siano sufficienti ricambi di aria.

Leggi a riguardo l’articolo: Coronavirus, come sanificare dentro e fuori casa.

Un aiuto fondamentale per mantenere buone condizioni igieniche, può arrivare dall’uso di prodotti disinfettanti o di detergenti (anche identificati come igienizzanti, i due termini sono sinonimi) e di disinfettanti o igienizzanti (questi ultimi sono cosmetici) per uso personale. Cerchiamo di fare chiarezza con questo approfondimento realizzato con l’Istituto Superiore di sanità, nell’ambito del progetto #InformarePerProteggere.

Detergere, sanificare, disinfettare.

I disinfettanti, prodotti valutati e autorizzati prima di metterli a disposizione sul mercato, hanno l’efficacia  dimostrata di eliminare la gran parte dei microrganismi presenti, quali virus, batteri e funghi, ma non lo fanno in modo selettivo.

In pratica eliminano sia i microrganismi potenzialmente patogeni, che fortunatamente sono una minoranza, sia quelli saprofiti che invece sono utili. Inoltre, i microrganismi che presentano “resistenze” possono sopravvivere, come anche le spore.

Gli igienizzanti , a parità di composizione quali-quantitativa (vale a dire con gli stessi componenti e stesse concentrazioni di quelli dei disinfettanti), possono essere ugualmente efficaci anche se  non è stata dimostrata la loro efficacia prima di renderli disponibili all’utilizzatore. Per questo motivo non possono vantare in etichetta l’efficacia contro batteri, lieviti e virus.

L’utilizzazione dei disinfettanti autorizzati come biocidi o presidi medico-chirurgici- PMC, deve essere quindi fatta con cautela, tenendo presente le possibili controindicazioni.

La sanificazione è un processo che comprende le fasi della pulizia e/o della disinfezione. La pulizia (o detergenza) consiste nella rimozione di “materiali” indesiderati sia mediante una azione fisica, sia mediante l’impiego di detergenti. I prodotti che si usano per la pulizia sono di libera vendita e non richiedono una autorizzazione ministeriale.

Con la disinfezione si riduce la carica microbica (cioè si distruggono e/o si inattivano gli agenti patogeni quali virus, batteri, funghi). A tale scopo per avere la certezza di disinfettare, si devono impiegare prodotti che siano stati registrati dal Ministero della Salute come biocidi o PMC. Come complemento alla pulizia, ma solo da parte di personale specializzato, si possono adoperare cloro attivo, ozono e acqua ossigenata vaporizzata. Come agente fisico è possibile impiegare la luce ultravioletta.

La scelta dei prodotti.

Quando si vuole acquistare un prodotto “disinfettante”  occorre per prima cosa verificare se in etichetta sia indicata o meno l’autorizzazione del Ministero della Salute.

Il Ministero autorizza la commercializzazione soltanto di quei prodotti che contengono ingredienti (principi attivi) che sono inseriti (autorizzati) in liste “positive” predisposte dall’Unione Europea. Tale inserimento avviene a seguito della verifica delle caratteristiche chimico fisiche, di sicurezza e di efficacia di ogni singolo principio attivo.

Le aziende interessate alla produzione di disinfettanti possono quindi allestire delle “formulazioni” per i singoli prodotti, basate su tali principi attivi

Una volta messo a punto il formulato (prodotto), le stesse aziende debbono verificare con esami di laboratorio ed, eventualmente, con prove “di campo” la reale efficacia del disinfettante.

I risultati ottenuti sono fondamentali per poter richiedere al Ministero l’autorizzazione alla commercializzazione come disinfettante. La procedura prevede infatti che l’azienda interessata faccia domanda di autorizzazione al Ministero della Salute allegando il “dossier” con tutti gli studi.

Tale dossier deve pervenire anche all’Istituto Superiore di Sanità che lo valuta ed esprime un parere. Se il parere è favorevole il Ministero può concedere l’autorizzazione.

Sulla base delle informazioni ottenute attraverso gli esami di laboratorio effettuati, si allestiscono le etichette, dove sono indicate con precisione le modalità di impiego, il campo di applicazione, gli organismi bersaglio (es. batteri, virus) e le indicazioni che ne descrivono l’eventuale pericolosità e quindi le precauzioni per l’uso.

Alcuni consigli

Ecco alcune regole da seguire per un impiego efficace e sicuro dei prodotti disinfettanti/biocidi o igienizzanti per la cute e detergenti per le superfici

  • verificare, qualora si intenda acquistare un disinfettante, che nell’etichetta del prodotto sia riportata l’autorizzazione del Ministero della Salute (deve essere riportato il numero di registrazione)
  • negli acquisti “on line” dei disinfettanti verificare prima dell’ordine che si tratti di un prodotto autorizzato con relativo numero. In caso di dubbio astenersi dall’acquisto. Se viene recapitato un prodotto illegale (es. prodotto che riporta la dicitura di disinfettante o vanta azione battericida, virucida etc. senza numero di registrazione o di autorizzazione) inviare una comunicazione alle competenti Autorità di controllo (ASL, Dipartimenti di Prevenzione, NAS, GdF);
  • anche se gli ingredienti dei prodotti disinfettanti possono essere relativamente facili da reperire e sono disponibili ricette per preparare tali prodotti, è sconsigliabile il “fai da te” per evitare il rischio di andare incontro a esposizione a prodotti pericolosi e incidenti per la persona e l’ambiente;
  • seguire scrupolosamente le indicazioni riportate in etichetta.

Per saperne di più scarica:

Vademecum sui disinfettanti.

Disinfettanti, Igienizzanti, Detergenti: usali in sicurezza.

Definizioni utili:

  • Disinfettanti sostanze chimiche capaci di eliminare batteri, funghi, o virus, usate per la disinfezione di oggetti, per il trattamento delle acque, per la disinfezione della cute dell’uomo o per applicazioni in ambito veterinario. Tutti i prodotti che rivendicano un’azione disinfettante sono autorizzati come Presidi Medico Chirurgici (PMC) o biocidi dal Ministero della Salute, previa valutazione della loro efficacia e sicurezza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. 
  • Igienizzanti prodotti che servono a pulire una superficie o un oggetto o la cute, eliminando sostanze nocive (sporco) ed in parte anche i microorganismi presenti. Gli igienizzanti per cute rientrano nei prodotti immessi sul mercato come cosmetici.
  • Detergenti prodotti composti da sostanze chimiche in grado di togliere depositi indesiderati (sporco) da una superficie (vestito, stoviglia ecc.). Mediante la sola azione meccanica, possono rimuovere parte dei microrganismi presenti sulla superficie trattata. 
  • Cosmetici sono prodotti da applicare alle superfici esterne del corpo umano quali pelle, capelli unghie, bocca, labbra, denti, per pulire, profumare, migliorare l’aspetto, proteggere e mantenere in buono stato, correggere gli odori corporei.

GUARDA IL VIDEO “COME SCEGLIERE I PRODOTTI DISINFETTANTI GIUSTI?”

Articolo realizzato nell’ambito del progetto #informareperproteggere di Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità. 

Autore: Agostino Macrì in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità
Data: 26 novembre 2020

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