1132 (Sdc – nov. 2015) – Il Tar del Lazio ha confermato le multe per più di un milione di euro che, a seguito di un esposto dell’Unc, l’Antitrust aveva inflitto ai produttori di patatine fritte in busta, per alcuni spot ingannevoli. Sono stati respinti, quindi, i ricorsi proposti da alcuni produttori.
“L’alimentazione è una cosa importante per la nostra salute. Non ci si può vantare di caratteristiche nutrizionali o salutistiche non corrette o sostenere che una produzione di natura industriale è artigianale! Non si può, insomma, trarre in inganno il consumatore con messaggi ingannevoli o con pratiche commerciali scorrette” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Questa sentenza dei giudici amministrativi, oltre a confermare l’ingannevolezza del messaggio da noi denunciato, speriamo serva da monito a quegli operatori che tuttora continuano a dare in etichetta indicazioni ingannevoli, utilizzando l’escamotage di usare espressioni in inglese come “hand cooked style” al posto di cotte a mano, che però non cambiano la sostanza: si tratta di prodotti industriali che di artigianale non hanno un bel nulla!!!” ha concluso Dona.
Autore: Eleonora Iacobelli
Data: 18 novembre 2015
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