È giusto pagare in anticipo in lavanderia?

Redazione UNC
21 Settembre 2022
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Prima di tutto: il pagamento in anticipo è lecito. Se ci pensi, paghiamo in anticipo in molti casi, come quando effettuiamo un acquisto online, che si tratti di un prodotto fisico o di un servizio.

Ci sono poi molti contesti in cui almeno una parte del pagamento avviene al momento dell’accordo, sotto forma di caparra confirmatoria, e solo a lavoro o servizio terminato avviene il saldo, che chiude il pagamento. Diverse attività, professionisti e professioniste che lavorano in libera professione chiedono una caparra o il pagamento di un anticipo sul costo finale, spesso per tutelarsi nel caso in cui ci verificassero dei problemi con i pagamenti.

Perché la lavanderia fa pagare in anticipo

Nel caso delle lavanderie si tratta anche di un metodo per disincentivare i clienti a lasciare i capi “in deposito” troppo a lungo. Accade spesso infatti che i capi consegnati non vengano ritirati una volta pronti e rimangano in lavanderia per interi mesi. Questo comporta diverse difficoltà a chi è titolare dell’impresa: prima di tutto perché la prestazione svolta non viene retribuita nei tempi concordati. Se ogni cliente ritirasse i capi con mesi di ritardo, e quindi anche il pagamento avvenisse con altrettanto ritardo, chi gestisce la lavanderia potrebbe trovarsi in serie difficoltà a livello economico. I problemi possono essere anche di tipo logistico, perché non tutte le attività sono predisposte per fungere da deposito per un tempo indeterminato ma, in teoria, solo fino a quando il capo non è pronto per essere ritirato.

Da queste difficoltà chi gestisce una lavanderia può difendersi, almeno in parte, in due modi:

  • chiedendo il pagamento immediato nel momento in cui i capi vengono affidati alla lavanderia
  • proponendo di pagare una parte del servizio sotto forma di caparra che sarà saldata nel momento del ritiro dei capi.

Posso rifiutarmi di pagare se gli abiti rimangono macchiati?

C’è chi, come consumatore, si oppone perché preferisce pagare soltanto nel momento in cui può verificare che – ad esempio – l’abito che ha affidato per la pulizia sia stato smacchiato. Questa non è un’argomentazione valida: infatti la lavanderia deve essere pagata per l’attività svolta e non per il risultato ottenuto. Lo ha spiegato Massimiliano Dona in questo reel.

Anche in queste situazioni è fondamentale che ci sia chiarezza: se ad esempio la macchia viene segnalata dal cliente e chi si occupa della lavanderia ipotizza che sia una macchia difficile da eliminare, sarebbe ideale che lo comunicasse in anticipo al cliente. In questo modo risulta ancora più evidente che ciò per cui si sta pagando è l’impegno a pulire il capo, anche nel caso in cui la macchia si rivelasse impossibile da eliminare nonostante i tentativi effettuati.

Autrice: Martina Benini
Data: 13 settembre 2022

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