Entro il 2055, oltre un terzo degli italiani avrà più di 65 anni. Oggi, però, abbiamo gli strumenti per invecchiare meglio e più in salute: attraverso la scienza, certo, ma anche con l’educazione e l’informazione.
Perché longevità non significa solo vivere più a lungo ma anche vivere meglio e molto dipende da noi e dalle scelte che facciamo ogni giorno.
Gli studi dell’Osservatorio Nestlé sulla longevità
Dal 2009, l’Osservatorio Nestlé studia come promuovere uno stile di vita sano e sostenibile per tutti, dimostrando che è possibile affrontare l’avanzare dell’età con consapevolezza.
A cominciare dal modo in cui ci nutriamo, perché il cibo è uno degli strumenti fondamentali per mantenerci in forma e in salute anche con il passare degli anni.
Ed è proprio questo il significato dietro la missione di Nestlé, “Good Food, Good Life”: il cibo visto non solo come nutrizione, ma anche come prevenzione, benessere e forza.
“L’Età senza Età” – la nuova edizione dell’Osservatorio Nestlé – nasce proprio con l’obiettivo di studiare l’evoluzione dei comportamenti alimentari nel tempo, offrendo indicazioni concrete per una vita più piena e attiva. Un progetto che trasforma i dati in soluzioni e le conoscenze scientifiche in consigli pratici per i consumatori.
Perché la longevità non è solo questione di anni, ma un percorso di benessere fisico, mentale ed emotivo.
Mantenere la forza muscolare è la chiave per invecchiare meglio
Con l’età i nostri muscoli si indeboliscono e questo può compromettere l’equilibrio, la capacità di muoversi in autonomia e, in molti casi, la qualità della vita. Per questo oggi è importante trovare nuove soluzioni capaci di rallentare questo processo e prevenire la sarcopenia, la perdita progressiva di massa e forza muscolare legata principalmente all’invecchiamento.
Lo studio condotto dai ricercatori del Nestlé Research Center ha dimostrato come un mix di proteine del siero del latte, leucina e vitamina D contribuisca al mantenimento della massa muscolare e della funzionalità motoria negli anziani. I partecipanti che hanno seguito questo regime hanno riportato miglioramenti significativi nella forza fisica e nelle performance: più forza, più autonomia e, quindi, più benessere.
Per stare meglio bisogna personalizzare
Il 75% degli italiani è convinto che strategie di prevenzione personalizzate possano favorire una vita più lunga e sana, eppure solo il 15% dichiara di fare azioni concrete per la propria salute. Gli italiani sanno bene che bisogna prendersi cura di sé in modo mirato, tenendo conto delle differenze individuali, di genere e di stile di vita, ma la distanza tra sapere e fare è ancora enorme, come dimostrano i risultati della nuova ricerca dell’Osservatorio Nestlé “Nutrizione & Genere” di Nestlé.
Secondo l’Osservatorio gli strumenti considerati più efficaci per una longevità mirata alle esigenze individuali sono:
- Screening e prevenzione su misura per il 58%
- Educazione nutrizionale mirata per il 52%
- Attività fisica personalizzata per il 47%
- Supporto psicologico per il 44%
- Formazione degli operatori sanitari per il 24%
- Comunicazione sanitaria differenziata per il 19%.
Se 3 italiani su 4 pensano che la longevità debba essere perseguita con strategie di prevenzione e stili di vita fatti su misura per ognuno di noi – ma solo 1 italiano su 10 si è rivolto a un medico specialista per chiedere consigli – allora c’è bisogno di accompagnare i cittadini ed educare alla salute in modo più efficace.
Uomini e donne invecchiano in modo diverso?
Decisamente. Ci sono molte differenze nel modo in cui uomini e donne affrontano il passare degli anni, ma non sembriamo curarcene quando si tratta di adattare il nostro stile di vita alle differenze di genere.
Le donne vivono circa 4 anni in più degli uomini, ma con 2,6 anni in meno di vita in salute: nonostante la maggiore longevità femminile, gli uomini vivono in media più anni in buona salute.
Secondo lo studio di Nestlé, il 90% degli italiani sa che uomini e donne hanno bisogni differenti per vivere bene ogni fase della vita. Eppure, solo il 26% adatta davvero il proprio stile di vita e alimentare al proprio genere.
I risultati dell’Osservatorio ci dicono che:
- Gli uomini trascurano l’alimentazione bilanciata (31%), la gestione dello stress (28%) e la salute cognitiva (18%).
- Le donne trascurano l’ascolto dei segnali del corpo (24%), il riposo (21%) e l’attività fisica costante (19%).
Servono cure su misura, strategie e consigli che rispettino le differenze biologiche, psicologiche e culturali di uomini e donne.
Per questo c’è bisogno anche dell’impegno del mondo sanitario, per sviluppare percorsi di cura personalizzati, basati sulle differenze di genere, e garantire percorsi di longevità su misura.
Perché non esiste una ricetta della longevità valida per tutti, ma uno stile di vita sano è una buona base da cui partire!
Articolo realizzato in collaborazione con Nestlé.



