Hai ricevuto una bolletta altissima a causa di un conguaglio, sproporzionata rispetto ai tuoi consumi normali?
Capita spesso, ogni anno moltissimi consumatori segnalano bollette con importi inaspettati, spesso dovuti a letture errate o a lunghi periodi in cui i consumi sono stati solo stimati.
Se ti è successo, puoi scrivere allo Sportello Energia UNC, che ti aiuta a verificare se il conguaglio è giusto o se bisogna contestare gli importi.
Cos’è il conguaglio in bolletta?
Il conguaglio è la differenza tra quanto hai già pagato (in base alle letture stimate) e quanto avresti dovuto effettivamente pagare se avessero registrato i consumi reali.
Succede quando l’azienda non dispone delle letture effettive del contatore per un certo periodo, perché non ha ricevuto i dati di telelettura o perché non è stato possibile rilevarli manualmente. Inevitabilmente, ad un certo punto il venditore deve recuperare la differenza tra consumi stimati e consumi effettivi e ce li chiede in un’unica bolletta.
Il conguaglio, quindi, serve solo ad allineare i consumi reali e a farci pagare quanto avremmo dovuto, ma se il periodo coperto è lungo o se in passato le stime erano troppo basse, può trasformarsi in una vera batosta per il consumatore!
Il maxi-conguaglio va sempre pagato?
I motivi più frequenti per cui possiamo ricevere un maxi-conguaglio possono essere le mancate letture o errori di comunicazione tra distributore e venditore, un malfunzionamento del contatore o volture con letture iniziali non corrette quando cambiamo fornitore. Può capitare anche un periodo di blocco di fatturazione, cioè bollette non emesse per mesi e addebitate tutte insieme.
Ma non sempre il conguaglio è legittimo o calcolato correttamente.
Come sappiamo se il conguaglio è giusto?
Se il maxi-conguaglio è causato da un errore, allora dobbiamo contestarlo e gli importi calcolati in modo errato non vanno pagati.
Ma come facciamo a capire se il conguaglio è giustificato? Ci sono alcune cose che possiamo controllare:
- Guardiamo le date di riferimento della bolletta, che indicano il periodo dei consumi ricostruiti. I venditori non possono più chiedere pagamenti per consumi risalenti a più di due anni prima, a meno che il cliente non abbia impedito la lettura. Se i consumi vanno più indietro di due anni, non vanno pagati
- Leggiamo la parte della bolletta che si chiama “scontrino dell’energia”: qui c’è il dettaglio della spesa per quota fissa, potenza e consumo
- Se abbiamo un contatore elettronico, controlliamo che la telelettura sia attiva e che in bolletta ci siano le letture effettive e non solo stimate.
Controlliamo periodicamente che le letture riportate in bolletta coincidano con quelle del contatore e se il contatore non è elettronico o non ha la telelettura, comunichiamo regolarmente l’autolettura. Preverremo, così, stime errate e conguagli indesiderati.
Come contestare un conguaglio anomalo
Se ci sono discrepanze o importi anomali, abbiamo diritto a una spiegazione dettagliata e, se serve, alla rettifica della fattura.
Se pensiamo che la bolletta sia sbagliata, prescritta o troppo alta, possiamo fare 3 cose:
- Inviare un reclamo scritto al venditore (al gestore nel caso dell’acqua), chiedendo la verifica del periodo e delle letture
- Chiedere la rateizzazione, se il conguaglio è eccessivo. È un nostro diritto
- Avviare una conciliazione se la risposta non arriva entro 40 giorni o non è soddisfacente. Per questo, puoi rivolgerti allo Sportello Energia UNC.
Quali sono i nostri diritti in caso di conguaglio?
Arera ha stabilito regole precise per tutelare i consumatori. Abbiamo sempre diritto alla fatturazione trasparente e leggibile e a ricevere informazioni chiare sulle letture utilizzate
Possiamo chiedere la rateizzazione in caso di importi eccezionalmente alti, ma abbiamo anche il diritto di non pagare per i consumi prescritti e, se il conguaglio è dovuto a errori del venditore o del distributore, ci spetta un indennizzo automatico.
Gestire un conguaglio non è sempre semplice: ci sono norme, termini e calcoli che spesso possono creare confusione, soprattutto se non siamo esperti.
Lo Sportello Energia UNC ti aiuta a verificare se l’importo richiesto è corretto o prescritto e a predisporre il reclamo o la richiesta di rateizzazione. Nel caso il conguaglio fosse illegittimo e l’azienda non rispondesse o ci desse una risposta che non ci soddisfa, gli esperti di UNC attivano la procedura di conciliazione per ottenere la rettifica o il rimborso.
Hai ricevuto un maxi-conguaglio di luce, gas o acqua? Non pagarlo subito, verifica prima se è corretto. Scrivici allo Sportello Energia UNC.



