Reclamo N° 216253

Francesco ugo
18 Novembre 2020
la Società ogni semestre addebita alle singole utenze individuali l'eccedenza che rileva sul contatore del fabbricato senza fornire i dati iniziali e finali di lettura contatore generale e il calcolo fatto di ripartizione in proporzione ai singoli consumi nello stesso semestre. E' corretto aver fatto reclamo alla bolletta chidendo di dimostrare e documentare i consumi del contatore generale e la loro ridistribuzione.grazie segue sotto copia del reclamo inviato a A2A:---------------- Spett.le A2A CICLO IDRICO spa - Brescia Sono La Rocca Francesco Ugo Vincenzo – codice cliente 938586 – punto di fornitura n. 46322 in Via Cremona 85 Brescia e con la presente faccio reclamo motivato alla bolletta 202090700733670 del 13.10.2020 di € 152,88 pagata con addebito sul mio c.c. il 13.11.2020. Preciso che sono venuto a conoscenza di detta fattura solo il 13 novembre scorso a seguito dell’addebito in banca, perché non mi è stata spedita via mail come le precedenti. Così, ne ho acquisito copia solo dopo la mia richiesta al Vs numero verde in data 17.11.2020. Per tanto il presente reclamo è rappresentato nei termini consentiti. La mia utenza idrica in via Cremona 85 di Brescia è riferita ad una sola persona che vi abita con i seguenti consumi sempre comunicati a Codesta Società: al 22/11/2019 mc 1105 e al 16/11/2020 mc 1173. Tali dati – che possono essere verificati da Vs addetto previa comunicazione della data di visita – fanno rilevare un consumo individuale medio inferiore a 6,0 mc/mese. Premesso che il mio contratto è di tipo “divisionale di proprietà cliente” devo constatare, però, che la bolletta in argomento per € 152,88 - di conguaglio del semestre dal 18/12/2019 al 18/6/2020 e di acconto per il 3° trimestre - si riferisce anche ad un “consumo addebitato di ripartizione contratto divisionale” nello stesso primo semestre di mc 48, dichiarato e non dimostrato. In definitiva nel primo semestre pago a conguaglio un consumo di ripartizione (mc 48) non comprovato in bolletta, superiore al consumo da me fatto nello stesso periodo e nel secondo semestre 2020 mi devo attendere un altro consumo di ripartizione. Così, a fronte di modesti consumi idrici, perché vivo da solo, ho dovuto sopportare ad oggi da quando ho attivato l’utenza (ossia a novembre 2019) una spesa per l’acqua di € 270,04 riferita solo al primo semestre 2020 (acconto e conguaglio) e 3° trimestre di solo acconto! Facendo una proiezione chiuderò il 2020 pagando presumibilmente € 450,00 - ossia circa € 6,40/mc - per aver consumato individualmente nell’appartamento solo circa mc 70. Tale paradosso merita l’attenzione dei media a tutela dei consumatori e anche un intervento legale a tutela dei miei interessi. Rilevo che la bolletta in argomento è così dettagliata nel virtuoso conteggio dei consumi individuali ma eclissa sulla dimostrazione analitica delle letture sul contatore generale al fabbricato. Non sono documentate né le letture iniziali e finali del contatore su strada per detto semestre, né si rappresenta il criterio e il calcolo di addebito ai vari utenti del fabbricato, sulla base dei consumi individuali degli utenti stessi che, si presume, debbano essere rilevati o comunque coerentemente stimati su base storica. Preciso che il contatore generale per lo stabile di via Cremona 85 in Brescia serve 4 utenze domestiche (poste al 1° e 2° piano) e 2 importanti utenze commerciali ai magazzini su strada che fanno ristorazione in sito e da asporto. Il consumo addebitatomi sembra, quindi, eccessivo perché fa desumere una consumo al contatore centrale in eccedenza da addebitare nel semestre da 300 mc (ossia 50 mc/mese) ed oltre. Infatti, se alla mia utenza viene addebitata per il 1° semestre una ripartizione di 48 mc, si potrebbe ipotizzare che il contatore centrale abbia rilevato una eccedenza di acqua rispetto a tutte le utenze individuali che va da circa 300 mc (ipotizzando circa 48 mc per 6 utenze in parti uguali) a quantità assai maggiori, anche fino a 900 mc (ipotizzando una ripartizione proporzionale ai consumi fra i 4 utenti domestici, che sicuramente hanno consumi con famiglia superiori ai miei, e soprattutto alle 2 utenze commerciali di ristorazione al pubblico). E’ doveroso, quindi, dimostrare la legittimità del calcolo con dati di evidenza pubblica. Chiedo, pertanto, di rivedere detta bolletta e nello specifico di dimostrare e documentare il consumo a me addebitato di mc 48. In particolare di: 1. Conoscere il valore totale di eccedenza del contatore generale e i singoli valori dei contatori di utenze individuali dello stabile nel semestre in questione 2. dimostrare e documentare il conteggio analitico che porta ad un consumo di ripartizione a me spettante sulla base: • delle letture rilevate – da documentare - sul contatore generale del fabbricato di via Cremona 85 all’inizio e fine semestre, • dei consumi delle altre utenze di detto fabbricato oggetto di proporzione – da documentare - nello stesso semestre e con particolare riferimento alle altre 3 utenze domestiche presenti e soprattutto alle 2 utenze commerciali di ristorazione che sono al piano terra su strada. 3. effettuare il calcolo del mio consumo individuale sulla base delle letture fotografate e puntualmente da me inviate. In conclusione con il presente reclamo chiedo la verifica della bolletta da me pagata fino alla dimostrazione del calcolo effettivo dei consumi ripartiti fra utenti dello stesso stabile, anche in considerazione delle notevoli difficoltà economiche, oltre quelle di salute, che in questo anno interessano le nostre famiglie. Solo la dimostrazione documentata del calcolo del consumo di ripartizione renderà legittimo il pagamento effettuato e quello della prossima bolletta di conguaglio; ne consegue che il mancato corretto riscontro al reclamo circa i conteggi documentati sui consumi generali renderà non legittimi i pagamenti previsti sulla quota di consumo di ripartizione del contatore generale per la bolletta in argomento e per la successiva di conguaglio. La Rocca Francesco Ugo Vincenzo
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