Reclamo N° 233629

Rosella
25 Aprile 2021
Spett.le U.N.C. nel 2019, a seguito di fatturazioni continue ad indirizzo errato in un'altra città ( nonostante le numerose richieste di cambio indirizzo) non è stata evasa una fattura da circa 39,00 euro. Arriva cosi un tecnico Acea per la chiusura del contatore. Chiamati gli uffici competenti mi segnalano i 39,00 euro insoluti ma alla mia richiesta del recapito per evadere il debito mi si comunica che l 'importo è ormai pari a 239,00euro. Considerato l'errore nel recapitare le fatture mi rifiuto di pagare i costi di distacco e riallaccio ma mi rendo disponibile a pagare il debito a consumo e chiedo di parlare con un responsabile. Mi si dice di attendere notizie. Una settimana dopo (luglio 2019) si presenta un tecnico che mi comunica di dover cambiare il contatore ma in realtà lo rimuove senza sostituirlo. Provo telefonicamente a risolvere con Acea senza esito. Avendone la possibilità lasciamo l'abitazione dove, però, torniamo in seguito per alcuni giorni per lavori di manutenzione utilizzando taniche di acqua ma ci troviamo in lokdowon (marzo 2020). Avendo una figlia minore all'epoca di anni 8 ci troviamo costretti a riallacciare abusivamente l'utenza idrica. A ottobre/novembre 2020 vengo a conoscenza della moratoria relativa agli abusi idrici in caso di autodenuncia, con ultima scadenza 31 dicembre 2020 in base alla quale non ci sarebbero state penalità ma solo i costi per il nuovo contatore (100,00 euro) + un terzo del consumo annuo per ogni anno di abuso e per un massimo di 5 annualità. Considerato che il nostro abuso riguarda poco più di un anno provvediamo, presso gli uffici Acea di via Ostiense in Roma, al fine di regolarizzare la situazione entro il 31 dicembre 2020. Convinti cosi di dover pagare il nuovo contatore e un terzo del consumo annuo. Ad oggi, però, mi vedo recapitare fatture con oneri e penali e quant'altro pari ad oltre 2000,00 euro. Chiedo il vostro aiuto al fine di comprendere:1) se devo evadere tale importo che, però, non rispetta quanto stabilito dalla moratoria. 2) Quanto sia stato corretto il comportamento di Acea che fatturizzava ad indirizzo sbagliato ( a riprova di ciò, una delle fatture in mio possesso riporta ancora l'indirizzo sbagliato sito in Roma) ed, ovviamente, capire quanto sia stato utile autodenunciarci.
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