Reclamo N° 293741

Gregorio
07 Marzo 2023
Scrivo questo reclamo dopo aver recentemente visto sui social il video dell'avv. Massimiliano Dona in tema di truffe bancarie tramite SMS ("la doppia truffa spoofing + vishing"). Il 27 aprile 2022, infatti, sono stato vittima dello stesso tipo di truffa: dapprima, ho ricevuto un SMS proveniente dalla chat della mia banca - BPER - in cui si diceva che l'app della banca risultava associata ad un dispositivo di Lugano e che, per bloccare ogni eventuale tentativo di accesso al mio conto corrente, avrei dovuto cliccare sul link di seguito riportato. Spaventato dall'apparente urgenza della situazione che mi veniva prospettata, ho ingenuamente aperto il link inserendo le mie coordinate bancarie in quello che però, a tutti gli effetti, sembrava essere l'originale portale di accesso online di BPER. Dopo pochi minuti, ho ricevuto una chiamata da parte di un sedicente operatore dell'ufficio antifrode della banca (mentre, in realtà, si trattava del truffatore sotto mentite spoglie). Questi, al fine di impedire la sottrazione di fondi da parte del dispositivo estraneo, mi ha insistentemente invitato a trasferire sulla mia carta prepagata tutto il denaro presente sul conto - salvo poi scoprire che questa operazione avrebbe consentito al frodatore di svuotare la prepagata. In tutto ciò, accanto alle indicazioni telefoniche del mio interlocutore, ricevevo in tempo reale delle notifiche provenienti direttamente dall'applicazione "BPER banca" installata sul mio telefono, che stavo utilizzando per effettuare l'infausta operazione. Una volta scoperto l'inganno, ho subito contattato il numero verde della banca chiedendo di bloccare immediatamente la mia carta prepagata: purtroppo, però, nel frattempo tutto il denaro trasferito sulla carta era già stato sottratto (per un importo totale di 1680 euro). Il giorno successivo, mi sono recato presso la mia filiale di riferimento dove - dopo aver raccontato per intero l'accaduto - mi è stato consigliato di sporgere denuncia* ai Carabinieri, condizione necessaria per poter avanzare una richiesta di rimborso. In seguito, il personale della banca mi ha gentilmente assistito nella procedura volta ad attivare l'assicurazione prevista - a certe condizioni - in favore dei clienti BPER vittime di truffe bancarie. *presentata il 28 aprile 2022. L'11 maggio 2022, rispondendo al mio reclamo, l'ufficio legale di Bibanca (società appartenente al gruppo BPER) mi ha negato qualsiasi forma di tutela risarcitoria: secondo i legali della banca, infatti, l'aver incautamente fornito al truffatore i codici della carta prepagata integrerebbe una violazione degli obblighi di diligente custodia e vigilanza da me assunti. Inoltre, sempre secondo Bibanca, l'operazione contestata sarebbe stata eseguita su un sito internet "sicuro" e certificato ad effettuare solo operazioni che prevedono l'autenticazione del partecipante durante il processo di pagamento, autorizzato con il sistema "a due fattori" unitamente ad un codice segreto (non conoscibile da parte della banca). Ritengo, tuttavia, che in casi come questo non si possa addebitare la responsabilità dell'accaduto esclusivamente sul cliente: infatti, l'intera operazione fraudolenta si regge sulla situazione di apparenza - determinata dalla ricezione di SMS e notifiche provenienti, rispettivamente, dalla chat e dall'applicazione della banca - la cui verosimiglianza induce nel cliente un ragionevole affidamento meritevole di tutela. Accanto alla negligenza del cliente, pertanto, non può essere sottovalutata l'inadeguatezza dei sistemi di sicurezza della banca (rimasta inerte di fronte all'hackeraggio dell'app e del suo contatto telefonico ufficiale). Per queste ragioni, sperando in un esito positivo della vicenda, mi rivolgo all'Unione Nazionale Consumatori che ringrazio fin da subito per la disponibilità.
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