Reclamo N° 105688

Lo scorso Novembre, in vista della chiusura di un'attività di appartenenza mia e di un'altra socia, ho contattato l'azienda Fastweb per chiedere la disdetta del nostro contratto aziendale. Avevo esplicitamente chiesto di disdire tutto ma di voler continuare a mantenere il mio numero di cellulare attivo in Fastweb e di trasferirlo nel mio conto personale (con Fastweb avevo già da tempo un contratto privato per il wi fi). Ho provveduto quindi alla disdetta seguendo le istruzioni fornitemi telefonicamente ed esplicitandone le motivazioni. Ad Aprile 2018 ricevo una chiamata in cui mi viene comunicato un addebito di oltre 300€ (nel frattempo l'azienda aveva continuato ad inviare le fatture ad una casella di posta non più attiva e a richiedere il saldo ad un conto corrente chiuso). Chiedo spiegazioni e all'inizio mi dicono che forse non hanno tenuto in considerazione la mia disdetta e poi che quelle sono le spese relative solo al mio cellulare (che risulta ancora legato al precedente contratto). Inviando le fatture ad una casella di posta a cui non mi è più possibile accedere chiedo di poter avere documentazione dell'importo dovuto senza ricevere alcuna risposta. A Maggio 2018 ricevo un'altra telefonata. L'importo ora supera i 500€. Durante le varie telefonate intercorse vengo anche a sapere che durante tutta la durata del contratto aziendale sono state addebitate due carte sim che ci erano state inviate gratuitamente e che, secondo accordi, ci sarebbero dovute essere addebitate solo in caso di attivazione (non serve io dica che l'attivazione non è mai stata effettuata). Non c'è alcuna intenzione da parte mia di non saldare all'azienda quanto dovuto ma, solo ed esclusivamente, per quanto concerne le spese telefoniche del mio telefono cellulare a partire da Novembre, così come era stato richiesto. Pretendo inoltre di ricevere il rimborso delle due sim addebitate e mai attivate.