Ilaria
16 Aprile 2018
Ho chiesto la chiusura del contratto rete fissa + internet tramite operatore telefonico nel periodo giugno/luglio 2017. Mi dicono che provvederanno, ma dovranno mantenere la linea aperta ancora per 4 mesi a costo zero. A Novembre, quando chiedo spiegazioni sul perché la linea sia ancora attiva, mi dicono che avrei dovuto mandare una raccomandata di cui non avevano mai fatto cenno. La spedisco l'11 Novembre con le fotocopie dei documenti richiesti. La ricevono il 17 Novembre. A dicembre mi contattano mentre sto guidando e glielo faccio presente, per dirmi che nella raccomandata non erano presenti i documenti. Mi chiedono di rispedirli ad un numero di fax che non riesco ad appuntare e che mi dimentico di spedire. Sono sicurissima di avere inserito la copia dei documenti nella raccomandata (non li ritrovo a casa e non penso che alle poste mi abbiano sabotata). Non ricevo più nessuna notizia da parte della TIM, nemmeno un sollecito all'invio del fax. Li richiamo a fine febbraio, quando mi rendo conto che la linea è ancora attiva. Mi dicono che risulta attiva e che riceverò delle fatture. Vado in escandescenza e protesto per le varie mancanze sia dell'erogazione del servizio (internet non funzionava bene e non garantiva i Gb promessi, motivo per cui ho disdetto) che della gestione chiusura contratto. Mi arrivano due lettere: Una in cui si scusano dicendo che ho ragione, una contenente una bolletta da 36,26 € da pagare. Non la pago. Oggi 16/04 ricevo un sollecito datato 22/03 che mi dice che se non pagherò la fattura entro 15gg dalla data di emissione sollecito , ciò comporterà un aggravio di spese a mio carico. Cosa posso fare? Sinceramente no penso che la TIM si meriti nemmeno un centesimo. Inoltre avevo pagato una somma di anticipo conversazioni che potrebbero tranquillamente farsi bastare, dati gli innumerevoli disservizi
