Giuseppe
26 Marzo 2018
Ho richiesto l'attivazione mediante il canale online, di una prima linea adsl/telefono per casa ad agosto 2017 pubblicizzata dalla TIM su internet online a euro 22,90 x 4 settimane. Dopo alcuni giorni mi hanno dato il numero di telefono. Dopo un po di tempo non ricevendo alcuna notizia, ho chiamato il 187. L'operatore mi comunicava che secondo lui c'era qualche problema, e doveva sistemare la cosa però saltava l'offerta cui avevo aderito comunicandomi che ogni successiva modifica comportava la modifica del contratto a 25,90 sempre per 4 settimane; alchè non considerandola più conveniente comunicavo di non voler più aderire e di disdire il tutto. L'operatore capendo la situazione (credevo io) mi tranquillizzò dicendomi che avrebbe sistemato il tutto è l'offerta sarebbe rimasta a 22,90€. Dopo atri giorni tramite email ricevevo il contratto da sottoscrivere e restituire dove compariva ben chiaro il costo di euro 25,90. Ho chiamato nuovamente, è dopo aver capito che non c'era nulla da fare ho chiesto l'annullamento del contratto, cui facevo seguire alcune comunicazioni tramite fax e pec alla TIM in cui chiedevo di rivedere la loro posizione e di accomodare il tutto al fine di poter proseguire con la prima offerta; ma non si sono mai degnati di nessuna risposta. La cosa che mi ha dato tremendamente fastidio è l'assurda richiesta delle spese di disattivazione cui io avevo comunicato che non spettavano, e la minaccia di adire le vie legali per il recupero sia di tale somma che della restituzione dello sconto di cui avevo usufruito. Purtroppo ho dovuto pagare per evitare altri ulteriori costi. Pertanto ora chiedo a voi se è possibile che il primo operatore telefonico ricorra a tali sotterfugi per carpire la buona fede dei propri clienti. Inoltre se vi sono i presupposti per la richiesta di danni economici subiti e per tutto il tempo perduto alla gestione di questa storia. Grazie.
