Reclamo N° 320390

L'11 agosto 2023 subiamo il decesso improvviso di mio padre. Mio padre era titolare di una linea fissa e una mobile con Tim Business. Il 25 agosto richiedo tramite l'area personale la disdetta di questi due contratti, allegando il certificato di decesso. Faccio lo stesso tramite posta certificata. Non avendo ricevuto alcuna notifica di ricezione, rifaccio la domanda tre giorni dopo nell'area personale. Il 3 settembre chiedo novità tramite posta certificata. Lo stesso mese la linea mobile è cessata come richiesto. La linea fissa rimane aperta e continuano ad arrivare bollette di cui una di 190 euro (ben più del doppio del costo dell'abonamento) senza alcuna spiegazione. Il 26 novembre ricevo una mail che richiede un'autocertificazione di erede e un documento d'identità. Questa risposta è stata fornita tre mesi dopo la mia richiesta iniziale (nel frattempo altre bollette sono state emesse) e questi documenti non erano stati necessari per la chiusura della linea mobile. A fine dicembre chiamo il 191 chiedendo a cosa sono dovute tutte queste bollette e perché la linea non viene disdetta. L'operatrice non sa niente ma dice che c'è probabilmente stato un problema e che mi averbbero richiamata il 16 gennaio. Il 3 gennaio ci parviene una lettera che dice il mio reclamo è infondato. Ora la somma totale da pagare sarebbe di 433 euro. Tra l'altro sull'area personale ci sono ancora delle fatture scoperte del mese di ottobre e novembre per la linea mobile. E' impossibile discutere con Tim, gli operatori sembrano non essere al corrente dei dossier, non riescono a rispondere direttamente e le risposte alle mail vengono fornite mesi dopo. Vorremmo solo sapere qual è il problema ed è ingiusto che riceviamo solleciti continui visto il contesto senza alcuna spiegazione. Questa maniera di agire è davvero poco delicata, stiamo attraversando una situazione difficile da un punto di vista psicologico ed economico è questa situazione è fonte di stress. Potreste dirmi come dovrei procedere e quali sono i miei diritti?