Carlo
22 Agosto 2018
Siamo uno studio di architettura. Decidiamo di tornare a TIM come linea fissa Adsl e voce dopo circa 7 anni con un altro gestore locale Terrecablate di Siena. Facciamo il contratto con un consulente business nel nostro studio (sig. Francesco Bracciali), che ci offre come promozione anche una scheda sim dati a € 5 mensili, il 7 dicembre 2017. Dopo molti mesi di attesa, numerose richieste d'intervento e sollecito da parte nostra il 28 maggio 2018 viene il tecnico telecom che ci monta il router e da quel giorno navighiamo e parliamo con Tim. Accredito in banca delle bollette. Incominciano i primi problemi di fatturazione. Per Tim inizia a fatturarci servizi da gennaio 2018 sia adsl che voce e l'offerta sim dati è invece un semplice pacchetto a € 15 mensili per 1 gb (nemmeno conveniente) che doveva partire dal momento del nostro rientro e invece ci viene fatturato per intero e da subito (gennaio 2018). Il consulente non ci risponde. Abbiamo dovuto mandare 2 reclami a tim uno per la parte fissa e uno per la sim dati, la domiciliazione è stata fatta solo per la sim e per l'altra ci ritroviamo a dover riconoscere € 100 di anticipo e fare i bonifici. Ci hanno bloccato la linea per esserci rifiutati di pagare la bolletta con questi errori. Siamo stati costretti a fare il pagamento per evitare ulteriori disagi allo studio. Il reclamo per la sim non viene accolto perchè risulta un contratto firmato (non lo nego, ma per noi si tratta di una offerta ad altre condizioni) per la parte fissa riconoscono il problema di fatturazione e mi dicono che mi dovranno mandare documentazione sul nostro reclamo. Ad oggi mi sento truffato, costretto a pagare e con un servizio diverso a come ci è stato presentato (abbiamo fatto questo cambio perchè ci hanno promesso linea a 100 mega e invece va più lenta di prima, nemmeno 7 mb).
