Reclamo N° 80201

Antonio
11 Gennaio 2018
In data 17 luglio 2017 mi recavo presso il punto vendita della Vodafone sito in Roma in via Pindaro 100 per sottoscrivere un contratto per passare dalla Wind alla Vodafone in merito al numero di rete fissa della mia attività commerciale. Dopo che il negoziante avesse verificato la copertura dell’Adsl nella mia via e numero civico stipulavo con il negoziante un contratto per quanto riguardava il passaggio. Dopo aver stipulato il contratto, il negoziante mi consegnava quindi due sim riferendomi che una era per il modem mentre l’altra “una sim mobile” era in omaggio e non avrei dovuto pagarla. Inutilmente portavo all’attenzione del negoziante il fatto che non ne avevo alcun bisogno in quanto non sapevo cosa farmene. Il negoziante ancora una volta mi rassicurava sul fatto che era in omaggio e che non avrei dovuto pagarla senza riferirmi che qualora il contratto non fosse andato a buon fine avrei al contrario dovuto pagarla ed anche salatamente. In data 24 luglio 2017 contattato il 190 per sapere a che punto era la mia pratica. L’operatore mi riferiva che la pratica era in corso, che era tutto a posto e che bisognava solamente aspettare. In data 28 luglio 2017 contattavo il 190 dal quale venivo poi trasferito al numero 180. Portavo quindi all’attenzione dell’operatrice il fatto che mi era stato riferito che il trasferimento sarebbe avvenuto entro 10 giorni portando alla sua attenzione il fatto che però i 10 giorni erano trascorsi. Dopo aver effettuato delle verifiche l’operatrice mi forniva il numero di pratica riferendomi che avrei dovuto contattare il 190 dove avrei dovuto inserire il numero di pratica che mi aveva fornito. In pari data contattavano nuovamente il 190 da dove venivo nuovamente trasferito al 180. L’operatore con mi riferiva che avrei dovuto contattare il numero 42323. In pari data contattavano il numero 42323. Dopo aver fornito all’operatrice tutti i riferimenti la stessa mi comunicava che c’era un rallentamento della pratica a causa di un problema tecnico sulla linea riferendomi che avrebbe provveduto a girare la pratica al reparto di competenza per un sollecito. In data 31 luglio 2017 contattavo il 180. Dopo aver fornito all’operatrice tutti i riferimenti la stessa mi riferiva che aveva verificato sul sistema che la mia pratica era stata presa in carico ed era in lavorazione e quindi bisognava solamente attendere che mi avessero contattato i suoi colleghi del reparto tecnico. In data 24 agosto 2017 contattavo il numero 42323. Dopo aver portato all’attenzione dell’operatore il fatto che era già passato più di un mese dalla stipula del contratto, l’operatore mi spiegava che la mia pratica era ancora in lavorazione facendomi presente che alla sede centrale avevano dei problemi e stavano effettuando tutte le verifiche. L’operatore mi riferiva inoltre che avrebbe aperto una pratica di sollecitazione. In data 26 agosto 2017 contattavo il numero 42323. Dopo aver effettuato tutte le verifiche l’operatrice mi riferiva che effettivamente c’erano dei problemi nonché che vedeva scritto a schermo “linea in fase di trasformazione tecnica”. L’operatrice mi riferiva quindi che avrebbe inviato la mia pratica presso il reparto di competenza in modo tale da effettuare tutte le lavorazioni. Successivamente nei giorni a venire contattavo nuovamente il servizio clienti della Vodafone per sapere a che punto era la mia pratica. L’operatore con il quale parlai mi riferiva che non riuscivano ad ottenere dalla Wind il codice di migrazione. Contattavo quindi il mio gestore telefonico ovvero la Wind per vedere se ci fosse stato qualche problema ma gli stessi mi rassicuravano al contrario che per loro era tutto apposto e che non c’era alcun problema. Gli stessi mi chiedevano di contattare nuovamente la Vodafone al fine di farmi inviare una mail con il problema riscontrato in modo tale da poterla rigirare a loro e vedere cosa fosse successo. Successivamente contattavo nuovamente la Vodafone riferendo ad un vostro operatore quanto mi era stato riferito dall’operatore delle Wind chiedendogli quindi di farmi inviare una email nella quale veniva specificato il problema che avevano riscontrato. Tale email nonostante la mia richiesta non mi fu mai inviata da nessun operatore della Vodafone. In data 5 settembre 2017 contattavo nuovamente il 42323. Dopo aver effettuato tutte le verifiche, l’operatore mi informava del fatto che il contratto era andato KO per assenza copertura fibra nonché il fatto che la pratica era stata chiusa. L’operatore non mi riferiva che avrei ora dovuto pagare per la sim che mi era stata affibbiata dal negoziante e tantomeno mi proposte un altro tipo di contratto. In pari data contattavo il 190. Chiedevo quindi all’operatrice di verificare se c’era copertura nella mia zona. Dopo aver fornito all’operatrice tutti i miei dati la stessa mi comunicava che nella mia via e numero civico c’era la copertura di 20 mega. Ne risultava quindi ovvio ed evidente che il precedente operatore mi avesse raccontato una balla. In pari data venivo successivamente contattato telefonicamente dal numero +390689261. Alla richiesta da parte dell’operatrice in merito al fatto se avevo effettuato una richiesta al numero verde per un passaggio dalla Wind alla Vodafone con partita Iva gli rispondevo di sì. L’operatrice mi spiegava quindi che la linea sarebbe costata € 29.90 per i primi due anni più un contributo di attivazione di € 5.00 per 48 fatturazioni comprensivo di telefonate illimitate verso linea fissa italiana e cellulari italiani, 100 minuti verso l’Europa, ADSL H24 ed il modem comprensivo di una Sim da 150 GB per fornirmi continuità del servizio in caso di malfunzionamento del link principale della Vodafone, tecnico Vodafone per l’istallazione e configurazione dell’apparato senza parlarmi della sim mobile in omaggio che mi aveva invece affibbiato il punto vendita della Vodafone. Dopo aver verificato la copertura l’operatrice mi riferiva che ero pienamente coperto, che avevo un cabinet a soli 268 m e quindi fino a 64 dispositivi avrei avuto una navigazione a 20 mega in download spiegandomi che era un contratto ADSL. N.B. Dall’affermazione resami dall’operatrice del 190 e da quella del 42323 ne evince che l’operatrice mi aveva mentito in quanto la mia via e numero civico risultavano invece essere coperti dalle vostre linee. In data 7 settembre 2017 venivo contattato telefonicamente dal servizio amministrativo della Vodafone in merito all’abbonamento aziendale che avevo sottoscritto nel mese di luglio 2017 dove scoprivo che in realtà il contratto che il negoziante mi aveva fatto firmare si riferiva ad un contratto Ebox Office. Alla domanda da parte dell’operatrice in merito al fatto se il numero finale della mia rete fissa era 262 portavo alla sua attenzione che terminava invece con 154. Nonostante la linea fissa non venne da voi mai attivata, l’operatrice mi informava quindi del fatto che gli risultava una linea fissa attiva. Successivamente portavo all’attenzione dell’operatrice il fatto che il contratto che avevo sottoscritto non era andato a buon fine in quanto non c’era copertura nonché il fatto che alla stipula del contratto il negoziante mi aveva fornito una Sim da inserire all’interno del modem ed un’ulteriore Sim in omaggio portando alla sua attenzione il fatto che non era stata mai usata e che era ancora sigillata. L’operatrice mi spiegava quindi che avrei dovuto contattare il numero 42323 e spiegare quello che avevo spiegato a lei informandomi del fatto che avrebbe lasciato una nota in merito al fatto che non era stata attivata la linea spiegandomi che avrei dovuto fare una contestazione in quanto la linea fissa non era stata attivata. In pari data inviavo una pec di reclamo all’indirizzo di posta certificata [email protected] dove chiedevo di annullare la sim mobile 345.16.33.615 In data 19 settembre 2017 contattavo il 42323. Portavo quindi all’attenzione dell’operatrice il fatto che ero stato contattato da un operatrice del reparto disattivazione in merito ad una Sim. Dopo aver spiegato all’operatrice quanto era successo a seguito della stipula del contratto l’operatrice mi spiegava che nel mio caso specifico trattandosi di un pacchetto integrato ebox che comprendeva sia la Sim voce che la rete fissa, qualora fosse stato tutto attivato correttamente entrambe le linee erano vincolate per 24 mesi. L’operatrice mi spiegava quindi che nel mio caso specifico la parte del fisso non si era attivata e di conseguenza in merito al contratto che non si era perfezionato al 100% avrei potuto chiedere la disattivazione della Sim voce senza penali nonché che avrei dovuto inviare una richiesta di reclamo con disdetta. Dopo aver aperto una pratica l’operatrice mi confermava che visto che non si era attivato l’ebox si sarebbe potuta disattivare anche la Sim mobile senza penali informandomi del fatto che i suoi colleghi avrebbero dovuto attivare un attributo di sconto e procedere con la disattivazione della scheda. N.B. 1- Nel mio caso specifico non si era attivato tutto correttamente in quanto nonostante avessi sottoscritto un contratto per la linea fissa, veniva in realtà attivata solamente la sim mobile che stando all’affermazione del negoziante non avrei dovuto pagare. 2- In merito alla linea fissa stando alle affermazioni delle operatrici con le quali avevo parlato, non corrispondeva a verità quanto mi era stato riferito in data 5 settembre 2017 dall’operatrice in quanto la mia via era infatti coperta dalla vostra rete. In data 22 settembre 2017 venivo contattato telefonicamente dall’utenza +393490009999 appartenente al reparto disattivazione della Vodafone. L’operatrice mi informava che avrebbero potuto procedere con la disattivazione e quindi senza addebito di penale in quanto avevano proceduto con la disattivazione senza addebito. L’operatrice mi riferiva inoltre che avrei potuto buttare sia il contratto che le due Sim. N.B. Come certamente risulterà dai vostri sistemi, la sim mobile incriminata non fu da me mai utilizzata e tantomeno mai inserita all’interno di alcun cellulare. La stessa come riferito molte volte agli operatori si trovava ancora nella sua confeziona originale e sigillata. In data 5 ottobre 2017 venivo contattato telefonicamente dall’utenza +393499000999. Dopo aver portato all’attenzione dell’operatrice tutto ciò che era accaduto sia alla stipula del contratto che successivamente con i vari operatori con i quali avevo parlato, l’operatrice mi riferiva che la Sim mobile incriminata avente il numero 345.16.33.615 era legata ad un contratto di rete fissa che non era stato attivato, che si trattava di una scheda che a me non serviva e che non avevo richiesto e che quindi era ovvio che l’importo doveva essere stornato con l’emissione di una nota di credito spiegandomi che se ne sarebbe dovuto occupare il reparto amministrativo ovvero i colleghi che seguivano i contratti aziendali i quali avrebbero dovuto semplicemente stornare le fatture ed emettere una nota di credito che serviva per azzerare l’importo per far sì che al terminale risultasse tutto chiuso. L’operatrice mi riferiva inoltre di non preoccuparmi degli insoluti in quanto si trattava di importi che i colleghi avrebbero dovuto chiudere a sistema in quanto erano importi non dovuti e quindi avrebbero dovuto chiudere con l’emissione di una nota di credito. L’operatrice mi riferiva quindi che al momento avevo due fatture insolute di cui una di € 51 e l’altra di € 38 nonché il fatto che andavano entrambe chiuse. N.B. Successivamente le note di credito di cui mi aveva parlato l’operatrice non vennero mai emesse in mio favore e tantomeno le fatture vennero mai stornate. In data 14 ottobre 2017 mi recavo nuovamente presso il negozio della Vodafone sito in Roma Via Pindaro 100 dove a seguito di un consiglio datomi da un vostro operatore chiedevo al negoziante di fare un’ammissione di colpa. Mi riferiva il negoziante che l’ammissione di colpa non si faceva più da molti anni riferendomi falsamente che ci avrebbe pensato lui e che avrebbe seguito la mia pratica. Basandomi su quanto mi era stato riferito da un vostro operatore portavo quindi all’attenzione del negoziante il fatto che la Vodafone mi aveva riferito che il contratto era andato KO per mancanza di copertura. Mi rispondeva il negoziante che era impossibile in quanto se ci arrivava la Wind di cui sono attualmente cliente, ci sarebbe arrivata anche la Vodafone. Successivamente nei giorni a venire scoprivo invece che il negoziante non si era affatto interessato della mia pratica e del danno che mi era stato cagionato. In data 19 ottobre 2017 contattavo nuovamente la Vodafone. Dopo aver esposto all’operatrice quanto era accaduto la stessa mi rassicurava in merito al fatto che il reclamo che avevo inoltrato era stato ricevuto e che era in via di lavorazione dal giorno 17 ottobre alle 12:08, che la sua collega stava inoltrando un sollecito, che nell’arco delle 72 ore sarei stato contattato dal reparto reclami riferendomi che per il momento non avrei dovuto pagare le fatture nonché il fatto che avevano assicurato che era questione di giorni. In data 16 novembre 2017 venivo contattato telefonicamente dall’utenza +393490009999. L’operatrice mi riferiva che mi stava contattando semplicemente per sapere come era andata dopo l’attivazione della linea fissa. Dopo aver portato alla sua attenzione il fatto che l’attivazione della linea fissa non era andata a buon fine portavo alla sua attenzione il fatto che era stata aperta una pratica di reclamo spiegandogli quello che era successo. L’operatrice mi riferiva quindi che mi avrebbe fatto a ricontattare nell’arco delle 72 ore informandomi del fatto che visto che il reclamo non era andato a buon fine avrebbe provveduto ad aprirne uno nuovo nonché che era un problema che andava risolto al più presto. In data 21 dicembre 2017 venivo infine contattato dall’ufficio recupero credito per il saldo delle fatture insolute pari ad € 275.10. In data 25.12.2017 inviavo nuovamente una pec di reclamo L'ufficio recupero crediti pretende ora il pagamento di € 238.76 per una sim che non ho mai utilizzato che ovviamente non sono intenzionato a pagare in quanto dalle conversazioni intercorse con gli operatori avevo diritto all'annullamento delle stesse Sono in possesso inoltre dei numeri degli operatori con i quali ho parlato nonchè di quello che andavano man mano riferendomi
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