Acqua, qual è la migliore? 

Agostino Macrì
28 Ottobre 2025
Condividi su

L’acqua è l’alimento insostituibile: senza acqua nessuna funzione vitale è possibile e la troviamo in tanti alimenti, a concentrazioni a volte inimmaginabili.  

Dove si trova? 

  • Nei cetrioli c’è oltre il 96% di acqua 
  • Poco meno (92–94%) nelle zucchine e nei cocomeri 
  • 85–87% nel vino e nelle bevande analcoliche 
  • 70-80% nella carne 
  • Intorno al 10% nei biscotti

La quantità che ne dovremmo assumere ogni giorno è di circa 2 litri. Ma non tutte le acque sono uguali… 

L’acqua del rubinetto è sicura?

Fino a non più di un secolo fa, nei centri urbani si beveva prevalentemente l’acqua erogata dagli acquedotti, mentre nelle zone rurali era frequente il consumo di acqua di sorgente o estratta dai pozzi. Gli acquedotti si rifornivano quasi esclusivamente da sorgenti naturali, mentre oggi l’acqua viene prelevata anche da bacini idrici superficiali (soprattutto dai laghi). 

Nell’acqua sono disciolti vari sali minerali e la loro composizione varia anche in modo significativo nei diversi acquedotti, da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Un parametro importante è il valore del residuo fisso, cioè dei sali minerali di calcio, potassio, sodio, ferro, ecc., che varia da circa 250 mg/litro nell’acqua di Bari fino agli oltre 500 mg/litro in quella di Palermo. 

Le sostanze organiche sono praticamente assenti, ad eccezione di microrganismi la cui concentrazione è imponderabile. Tra questi possono esserci anche microrganismi patogeni

I gestori degli acquedotti procedono alla depurazione dell’acqua prima di immetterla nella rete idrica urbana, proprio per garantirne l’assenza. Ove necessario si procede anche ad una sanificazione con l’aggiunta di sostanze disinfettanti, come l’ipoclorito di sodio.  

Ovviamente esistono dei controlli costanti per verificare la sicurezza dell’acqua che raggiunge i nostri rubinetti. I cittadini possono avere tutte le informazioni sulla qualità e la sicurezza dell’acqua potabile contattando i gestori pubblici locali. Informazioni dettagliate sulla sicurezza delle acque pubbliche si trovano nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità alla voce Acque potabili

A cosa servono i filtri depuranti domestici?

Sono dispositivi in cui esistono dei filtri in grado di catturare e rimuovere dall’acqua eventuali particelle solide: il cloro, alcuni sali minerali ed in alcuni casi anche i microrganismi eventualmente presenti. Esistono dispositivi in grado di gassare con anidride carbonica. 

Lo scopo principale dei depuratori è di rendere l’acqua più piacevole, ma ci sono delle controindicazioni: possiamo perdere minerali importanti per il loro valore nutrizionale (come il calcio) e dobbiamo considerare i costi dei dispositivi e della manutenzione, che deve essere costante per mantenerne l’efficienza. 

Cosa intendiamo per acqua minerale naturale?

Le acque minerali devono rispondere ai requisiti previsti dal Decreto legislativo 105/1992

  • Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute 
  • Le acque minerali naturali si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi e altri costituenti ed, eventualmente, per taluni loro effetti
  • La composizione, la temperatura e le altre caratteristiche essenziali delle acque minerali naturali debbono mantenersi costanti alla sorgente nell’ambito delle variazioni naturali, anche in seguito ad eventuali variazioni di portata. 

In sintesi, possiamo dire che l’acqua minerale è di origine sotterranea, è esente da pericoli microbiologici, la sua composizione in sali minerali deve essere costante nel tempo e può avere effetti benefici sulla salute.

Tutte queste caratteristiche sono valutate preliminarmente dall’Autorità Sanitaria, che concede l’autorizzazione alla commercializzazione. Le caratteristiche di ogni singola acqua minerale sono certificate da un laboratorio indipendente. Inoltre, le aziende che imbottigliano l’acqua la devono controllare costantemente lungo tutta la filiera, prima di metterla in commercio. 

Guardiamo sempre l’etichetta

Le singole bottiglie di acqua minerale devono avere una etichetta che riporta la loro composizione, l’eventuale aggiunta di anidride carbonica, la data di scadenza e le modalità di conservazione.

Considerando poi che la maggioranza delle acque minerali sono vendute in bottiglie di plastica che possono danneggiare l’ambiente, sono anche riportate le modalità di smaltimento. Si sottolinea che le bottiglie di acqua minerale dovrebbero essere conservate al buio ed in luogo fresco per evitare possibili cessioni da parte delle bottiglie. 

Quale acqua scegliere? 

L’acqua che sgorga dai nostri rubinetti è priva di pericoli e si può bere in tutta tranquillità. È possibile rivolgersi ai gestori comunali per avere informazioni dettagliate sul valore nutrizionali. Oltre che essere sicura il suo costo è estremamente basso. 

L’acqua filtrata è piacevole, ma non ha significativi benefici. In qualche caso può addirittura sottrarre nutrienti. Anche se relativamente modesti, ha dei costi per l’acquisto dei dispositivi e la loro gestione. 

È possibile scegliere l’acqua minerale più adatta alle nostre esigenze nutrizionali ed anche ai nostri gusti personali. La sicurezza è garantita, ma esiste il problema ambientale dello smaltimento delle bottiglie. Bisogna prendere in considerazione i costi, che alle volte sono rilevanti anche per la logistica e l’intermediazione commerciale. Dai pochi centesimi di una bottiglia all’uscita dello stabilimento, si arriva anche a qualche euro al litro. 

Abbiamo quindi un’ampia possibilità di scelta:

  • Possiamo bere in sicurezza e praticamente gratis dell’ottima acqua di rubinetto
  • La filtrazione non comporta particolari vantaggi ed ha un costo
  • L’acqua minerale può rispondere meglio a nostre particolari esigenze nutrizionali e appagare le nostre papille gustative, ma il costo è qualche volta sproporzionato.  
Condividi su: