Il caffè ed il tè sono tra le bevande più diffuse e consumate al mondo. La caratteristica che le accomuna e la presenza di caffeina, un alcaloide purinico derivato dalla xantina, la cui denominazione chimica è trimetilxantina.
Dove si trova la caffeina?
La caffeina è una sostanza naturale prodotta da diverse piante (oltre caffè e tè, anche dal cacao e dal guaranà), con lo scopo di difendersi dai “nemici” e riuscire a sopravvivere, perché ha la capacità di uccidere gli insetti che le aggrediscono. Una volta che i semi o le foglie cadono sul terreno, la caffeina in esse contenute impedisce lo sviluppo di altre piante “concorrenti”.
Infine, la presenza di caffeina nei fiori attira insetti pronubi come le api e in questo modo viene garantito il trasporto del polline e, quindi, la riproduzione.
Sostanzialmente, quindi, si tratta di un “veleno” vegetale che, al pari di altri veleni come nicotina, sostanze cianogenetiche delle mandorle amare o oppioidi, sono utilizzate dall’uomo per piacere, ma anche come farmaci.
Come agisce la caffeina?
Durante la giornata, il lavoro, fisico e intellettuale, fa accumulare nel nostro cervello adenosina, la molecola fisiologica che, legandosi ad alcuni recettori neuronali, è responsabile di stanchezza, rilassamento e sonnolenza.
La caffeina, che ha una struttura chimica simile, entra in competizione con l’adenosina, impedendole di agire. È così che mantiene un buon livello di attenzione e di energia mentale.
Altra conseguenza è l’aumento di dopamina (che dà il buonumore), ma anche di adrenaline e noradrenalina, che migliorano lo stato di benessere.
Come effetto collaterale si può avere la perdita di sonno, per cui alle persone più sensibili si sconsiglia di assumere caffeina prima di andare a dormire. Queste azioni si verificano a seguito dell’assunzione del caffè dove, la caffeina agisce in modo diretto e senza l’interferenza di altre sostanze.
Perché il tè è rilassante?
Anche se nel tè è presente la caffeina, gli effetti stimolanti sono molto attenuati rispetto al caffè, perché nel te c’è la teanina.
La teanina è un amminoacido che riesce a modulare l’attività cerebrale favorendo il rilassamento senza provocare sonnolenza. L’azione combinata con la caffeina induce, quindi, uno stato di “rilassamento vigile”.
Generalmente, nel tè la quantità di caffeina è più bassa ed inoltre sono presenti dei fenoli che ne rallentano l’assorbimento. La conseguenza è un effetto più blando e prolungato nel tempo rispetto al caffè, che ha un effetto quasi immediato.
In pratica quindi se abbiamo bisogno di una sferzata di energia ricorriamo a un caffè. Se invece cerchiamo una pausa rilassante senza correre il rischio di assopirci, preferiamo una tazza di tè.