Corpi estranei nel latte, alcuni marchi ritirano i loro prodotti  

Agostino Macrì
13 Maggio 2025
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Tra aprile e maggio 2025 alcune partite di latte sono state volontariamente ritirate dal mercato per la possibile presenza di corpi estranei. 

I prodotti potenzialmente contaminati 

La Centrale del Latte d’Italia produce, nel suo stabilimento di Vicenza, latte UHT che viene poi commercializzato con diversi marchi.  

In alcune partite (di Polenghi lombardo, Soresina, Mukki, Latte Verona, Fior di maso, Giglio e Latte Cappuccino lovers) la stessa ditta produttrice ha segnalato al Ministero della Salute la possibile presenza di corpi estranei ed ha iniziato il ritiro volontario dalla commercializzazione di tutte quelle potenzialmente contaminate.  

I consumatori sono stati invitati a riconsegnare ai rivenditori le bottiglie sospette ed ottenere il rimborso. 

Come funzionano i controlli nelle aziende lattiero casearie 

Le aziende lattiero casearie, come tutte le aziende alimentari, sono tenute a rispettare misure di autocontrollo che prevedono analisi dal momento dell’arrivo delle autocisterne nello stabilimento fino all’uscita del prodotto. 

Se a un primo controllo il latte da utilizzare non è idoneo viene immediatamente scartato, se invece è idoneo si procede nella lavorazione e nei controlli.  

Se ci si accorge che il prodotto finito è irregolare si blocca la sua distribuzione al consumo ed eventualmente anche l’immissione sul mercato.  

Nel caso de La Centrale del Latte d’Italia, i controlli sulla materia dovrebbero aver accertato la conformità, mentre quelli successivi sulle bottiglie da mettere in vendita dovrebbero aver dimostrato la possibile contaminazione, arrivando al blocco indipendentemente dal grado di pericolo. 

Ci sono pericoli se abbiamo consumato il latte contaminato? 

Sembra che la contaminazione sia dipesa da un guasto nell’impianto in viene trattato il latte. Non conosciamo le dimensioni dei frammenti finiti nel latte, ma dobbiamo considerare che gli impianti sono fatti con materiali compatibili con gli alimenti con cui vengono a contatto.  

Questo dovrebbe escludere pericoli di intossicazioni chimiche.  

Rimane, quindi, il pericolo di ingerire frammenti di materiali solidi che possono provocare lesioni all’apparato gastroenterico e richiederebbero  un immediato trattamento terapeutico.  

Ovviamente, l’Azienda produttrice risponde civilmente e penalmente di eventuali danni arrecati. 

La dimostrazione che il sistema dei controlli funziona 

Quanto avvenuto dimostra l’importanza dell’attuazione di piani di autocontrollo, ma anche l’efficienza del sistema che responsabilizza i produttori.  

Altro dettaglio, che forse in pochi conoscono, è che le ASL verificano costantemente l’attuazione dei piani di autocontrollo delle aziende alimentari. La conseguenza è che gli alimenti che acquistiamo nei canali di vendita legali sono di ottima qualità e sicurezza

Episodi come quello descritto sono la dimostrazione dell’efficienza del nostro sistema produttivo e dei controlli pubblici. 

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