Assicurazione sul prestito: come funziona?

Redazione UNC
11 Giugno 2019
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L’assicurazione sul prestito è una polizza che può essere attivata contestualmente ad un finanziamento e che tutela il richiedente dall’eventualità in cui, per diversi motivi, non fosse più in grado di rimborsare il debito. C’è però ancora molta confusione su questo prodotto, al punto che molti consumatori, non sanno quando è necessaria l’assicurazione sul prestito e quando invece è facoltativa, quando potrebbe rivelarsi conveniente e quando invece solo un costo superfluo. Cerchiamo quindi di fare luce sull’argomento. Iniziamo precisando che l’assicurazione sul prestito personale non è di norma obbligatoria per legge, ma una scelta del cliente. Esiste però un caso in cui è prassi obbligata, ed è il prestito per cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Nel caso dei lavoratori dipendenti a questa tipologia di prestito servirà abbinare una polizza caso morte e una polizza rischio impiego, che intervenga nelle situazioni in cui il reddito diminuisce o viene a mancare. Per la cessione del quinto della pensione è invece obbligatoria solo l’assicurazione sulla vita del cliente, perché il debito sia saldato nell’eventualità del decesso del titolare del finanziamento. Si tratta in entrambi i casi di una garanzia indispensabile alla banca, che concede il prestito essenzialmente sulla base delle entrate del cliente al momento della richiesta, senza ipoteche né fideiussione. Il costo assicurativo varia in relazione all’età e al sesso del richiedente, tenuto conto delle aspettative di vita. Attenzione, la banca per legge dal 2012 è tenuta a presentare al cliente almeno due preventivi di polizze vita alternativi a quelli di compagnie convenzionate con l’istituto. Il cliente da parte sua può rifiutarli e proporre personalmente una polizza vita all’approvazione dell’istituto di credito, se ha tra le mani un’offerta più conveniente. Il risultato dovrà essere una tutela adeguata sia per il cliente che per la banca che eroga il finanziamento. Nei prestiti tradizionali, che non contemplano la cessione del quinto e sono erogati in conto corrente e rimborsati a rate mensili stabilite da contratto, l’assicurazione resta una scelta da non sottovalutare, soprattutto per i finanziamenti di un certo importo e di lunga durata. Una polizza che tamponi sul nascere un problema di insolvenza, sostituendosi al debitore, può evitare protesti e segnalazioni nel registro dei cattivi pagatori che renderebbero molto più complicato in futuro un nuovo accesso al credito.

Quali eventi copre l’assicurazione sul prestito personale?

Il primo evento che viene considerato è il decesso del beneficiario del finanziamento. Nel caso in cui il richiedente non abbia assicurato il proprio finanziamento, l’istituto di credito ovviamente non può permettersi di perdere il capitale investito. Di conseguenza a farsi carico del debito residuo saranno gli eredi. Grazie all’assicurazione del prestito personale non ci sarà più questo pericolo. In caso di decesso infatti non ci sarà da effettuare alcun calcolo del rimborso, visto che tutte le rate mancanti verranno pagate dalla compagnia assicurativa. Un altro evento che viene coperto dall’assicurazione sui finanziamenti è l’invalidità totale e permanente del soggetto richiedente. Nel tragico caso in cui il cliente rimanga invalido al 100% verrà tutelato dalla compagnia assicurativa. Anche in questo caso infatti il calcolo del rimborso che verrà effettuato dalla compagnia è dato dalla somma di tutte le rate che mancano al termine della durata del finanziamento. Diverso è invece il caso in cui l’inabilità non sia permanente bensì temporanea. Se ad esempio ci si trova a combattere con una malattia oppure in caso di infortunio, grazie all’assicurazione sul prestito personale non dovremo preoccuparci di pagare le rate di rimborso del nostro finanziamento. In questo caso però il servizio che ci viene offerto dalla compagnia assicurativa non consiste nel pagamento di tutte le rate mancanti, ma soltanto di una parte. Il calcolo del rimborso che verrà effettuato al posto nostro sarò frutto di un’analisi dei tempi di recupero della nostra condizione di salute. Solitamente il periodo che viene coperto dall’assicurazione in caso di inabilità temporanea è pari ad un anno o al massimo due anni. I possibili eventi che solitamente vengono coperti dall’assicurazione sui prestiti personali non riguardano esclusivamente lo stato di salute del richiedente. Un altro motivo per cui può essere problematico il completamento del rimborso secondo le scadenze prefissate è l’eventuale perdita del lavoro. Anche in questo caso, sebbene non sia un evento tragico come quelli considerati finora, può essere vantaggioso aver stipulato una polizza assicurativa per il nostro prestito personale. Per coloro che perdono il lavoro la compagnia assicurativa si farà carico delle rate di rimborso fino a quando il cliente non abbia trovato un nuovo lavoro, generalmente fino ad un massimo di uno o due anni. È bene sottolineare che l’assicurazione si farà carico delle rate solamente in caso di disoccupazione involontaria: questo significa che se per qualsiasi motivo è il cliente stesso a licenziarsi, non verrà effettuato nessun rimborso da parte della compagnia assicurativa. Perché la compagnia assicurativa intervenga, ovviamente, tali condizioni vanno documentate in modo puntuale, tenendo presente che eventuali spese per accertamenti medici sono a carico del debitore.

Assicurazione sul prestito: come risparmiare?

La tipologia di assicurazione sui prestiti più diffusa è la Credit Protection Insurance (Cpi). Si tratta di una polizza che va pagata insieme al finanziamento, incidendo quindi sull’importo della rata mensile. Solo in rari casi, alcune compagnie potrebbero richiedere il pagamento anticipato della polizza in un’unica soluzione. Per risparmiare ed ottenere al tempo stesso la migliore formula sul mercato è opportuno confrontare più preventivi, valutando il Taeg ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale. Il suddetto indicatore dei costi tiene conto anche degli interessi e degli oneri accessori esprimendo il valore effettivo del prestito comprensivo dell’assicurazione Cpi. La soluzione con Taeg più basso consente di risparmiare non solo sulla polizza ma anche sui costi del finanziamento più in generale. Prima di stipulare una qualsiasi assicurazione sul prestito è indispensabile leggere sempre attentamente tutte le clausole e le informative precontrattuali per evitare brutte sorprese e pagare somme non preventivate. Bisogna richiedere inoltre informazioni sulle condizioni di estinzione anticipata del prestito, verificando se sia possibile ricevere il rimborso del premio mai goduto e nell’eventualità se sono previste o meno delle penali. Evitare le polizze con clausola di rivalsa: in questi casi la compagnia assicurativa, dopo aver rimborsato le rate al nostro posto, potrebbe in seguito chiederci di restituire le rate anticipate. Questa rubrica è realizzata in collaborazione con Facile.it, il sito di comparazione che mette a confronto le offerte assicurative e finanziarie. Autore: Di Giusy Iorlano (Facile.it) Data: 10 giugno 2019
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