RC AUTO: il 16 arriva l’rc auto familiare

Redazione UNC
14 Febbraio 2020
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Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Bene ampliamento a veicoli di diversa tipologia, rischio gioco delle 3 carte, invece, per il resto. Roma, 14 febbraio 2020 – “Non si può dire una bella notizia, anche se il problema non era tanto il rinvio della norma, quanto la sua riformulazione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il fatto che non è previsto alcun rinvio per l’Rc auto familiare che entrerà in vigore come previsto il 16 febbraio. “Infatti, mentre è certo positivo l’ampliamento dell’assicurazione familiare a veicoli diversi, la sua estensione anche in caso di rinnovo della polizza presenta, invece, il rischio che le compagnie si rivalgano poi sul resto degli assicurati, innalzando i premi medi per non registrare una riduzione degli utili” prosegue Dona. “In tal caso, sarebbe il solito giochino delle 3 carte, con però un riallineamento dei premi inefficiente ed iniquo, visto che ci sarebbe un peggioramento per le famiglie che possiedono un solo veicolo, a vantaggio delle altre, in teoria più benestanti” aggiunge Dona. “E’ invece una bella notizia l’ampliamento della legge Bersani anche a diverse tipologie di veicolo, che consentirà il passaggio della classe di merito non solo da auto a auto, ma anche da autovettura a motociclo o ciclomotore” aggiunge Dona. “Quanto all’emendamento approvato, per fortuna non è quello originario, secondo il quale la famiglia che aveva beneficiato della polizza familiare, in caso di incidente, si sarebbe ritrovata un aumento della classe di merito di tutti i veicoli assicurati. Sarebbe stata una stangata che avrebbe reso decisamente più conveniente tornare al passato e azzerare del tutto la riforma. Anche la versione varata, comunque, prevede un notevole peggioramento della classe di merito, fino a 5 classi, anche se riguarda non più tutti i veicoli della famiglia ma solo il veicolo di diversa tipologia coinvolto nel sinistro, se l’incidente causa danni superiori a 5 mila euro” conclude Dona.   
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