BENZINA: come comportarsi con il prezzo medio

Redazione UNC
31 Luglio 2023
Condividi su

Come comportarsi dal 1° agosto quando entra in vigore l’obbligo di esporre il prezzo medio? I consigli dell’Unc per risparmiare. Che fine ha fatto l’app? No alle prese in giro dei consumatori.,

Roma, 31 luglio 2023 – “Basta prese in giro dei consumatori! Da sempre si possono denunciare i rincari anomali dei carburanti e tutte le associazioni di consumatori, a cominciare dall’Unc, da decenni lo fanno. Peccato che nessuno li abbia mai puniti, visto che il Parlamento si rifiuta di dare una definizione di prezzo anomalo” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la dichiarazione del ministro Urso che ha invitato i cittadini, se notano picchi dei prezzi anomali, a “denunciarli sul sito del ministero o alla Guardia di finanza“.

“Come il ministro Urso dovrebbe sapere, visto che sono dichiarazioni pubbliche fatte in audizioni parlamentari dal generale della Guardia di Finanza Zafarana e dal capo di gabinetto dell’Agcm, Maria Tuccillo, gli articoli 501 e 501 bis del Codice penale sono fattispecie di “rara e difficile applicazione” (Zafarana), motivi per i quali il generale chiedeva una riflessione sulle attuali norme, mentre tra le competenze dell’Antitrust “non rientra la repressione di generici fenomeni specultativi, ma l’autorità reprime abusi di posizioni dominanti o le intese restrittive della concorrenza” (Tuccillo). Insomma, potete denunciare, tanto poi non succederà nulla!” prosegue Dona.

“Chiediamo, invece, al ministro, che fine ha fatto l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia oltre 6 mesi fa, che, questa si, sarebbe molto utile per fare il pieno nel distributore meno caro della zona, a differenza del prezzo medio che dà invece un’informazione distorta e sbagliata: quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque abbia un prezzo più basso della media invece che da chi fa i prezzi più bassi ed  è meno caro degli altri” conclude Dona.

Domani, primo agosto, entra in vigore l’obbligo di esporre all’interno dei punti vendita dei carburanti un nuovo cartello indicante il prezzo medio “regionale” se si è sulla viabilità stradale, “nazionale” su quella autostradale. Come comportarsi? Di seguito i consigli dell’Unc:

  1. Non accontentatevi di scegliere un distributore che ha prezzi inferiori alla media regionale, che magari è invece il più caro della vostra città vista l’estrema variabilità dei prezzi praticati da una zona all’altra. Andate sempre, invece, da chi ha i prezzi più bassi ed è meno caro degli altri. Come ha attestato l’Antitrust, infatti, un impianto “risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza“. Di conseguenza, “potrebbe facilmente verificarsi che il prezzo in una determinata sotto-zona sia diverso (ad esempio inferiore ndr.)  da quello medio regionale, che quindi costituirebbe un indicatore non rappresentativo della situazione locale e, come tale, poco utile al consumatore“. Noi diciamo un indicatore che risulterebbe fuorviante e ingannevole.
  2. Non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate sempre il prezzo più basso della vostra zona.
  3. Per trovarlo, in attesa dell’App, confrontate sempre i prezzi attraverso l’Osservaprezzi carburanti, https://carburanti.mise.gov.it/OssPrezziSearch/ricerca dove, anche se con alcuni limiti che da tempo chiediamo di rimuovere (non si può fare la ricerca per la città di Roma o per la provincia di Milano, Napoli e Torino perché si supera il massimo di 500 risultati) nella ricerca per area geografica potete inserire la vostra regione, provincia e città e ordinare i prezzi in ordine crescente. Potete fare una ricerca anche per zona, percorso o tratta autostradale.
  4. Non è vero che un distributore vale l’altro. Oggi a Milano, ad esempio, tra il distributore più caro e quello meno caro c’è una differenza di 55,1 cent (si va da 1,829 self service benzina a 2,380 euro per il servito, ossia 55,1 cent al litro) che per un pieno di 50 litri corrisponde a 27 euro e 55 cent, che su base annua diventano 661,2 euro se una famiglia fa due pieni al mese da 50 litri Una bella cifra!
  5. I distributori in autostrada hanno sempre prezzi mediamente più alti, quindi, prima di partire per le vacanze, fate il pieno. Se non lo avete fatto, guardate i benzacartelloni. Sul sito del Mise potete fare una ricerca anche per tratta autostradale (o su un percorso).
  6. Prediligete le pompe bianche, senza insegne famose (no logo) o quelle della grande distribuzione.
  7. Scegliete sempre il self-service e non il servito.
  8. Verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli visibili dalla carreggiata e quelli effettivamente praticati che trovate sulla colonnina.
  9. Ricordatevi: chi va piano, non solo va sano e va lontano, ma consuma anche meno carburante.
  10. Segnalateci pure i prezzi anomali ma, soprattutto, la mancata esposizione dei cartelli previsti o l’esposizione di prezzi sbagliati, violazioni che comportano sanzioni.
Condividi su: