Emendamenti presentati sul disegno di legge sulla concorrenza peggiorano le offerte indicizzata all’inflazione
Roma, 27 ottobre 2025 – “Una vergogna! È scandaloso che alcuni onorevoli vogliano fare l’ennesimo regalo alle compagnie telefoniche a danno delle famiglie italiane” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando alcuni emendamenti al disegno di legge sulla concorrenza, che peggiorano ad esempio le regole in tema di aumenti automatici dei prezzi delle offerte della telefonia in base all’inflazione, come quello presentato da un senatore di Forza Italia .
“Abbiamo depositato in Senato, già sul testo base, osservazione in cui chiedevamo di vietare l’adeguamento delle tariffe telefoniche all’inflazione, oggi purtroppo già consentito ma con alcune limitazioni fissati dall’Agcom, che ora invece verrebbero del tutto annullate con questo osceno emendamento” prosegue Dona.
“L’adeguamento all’inflazione fa venir meno la confrontabilità delle tariffe dato che, non essendo prevedibile l’inflazione, non si può sapere se sarà più conveniente un’offerta a prezzo fisso più alta di una leggermente più conveniente ma indicizzata. La confrontabilità è alla base della trasparenza del prezzo e, quindi, della concorrenza. Qui invece si va bella direzione opposta, addirittura impedendo esercizio del diritto di recesso. Diciamo no anche all’uso del database per la portabilità dei numeri mobili per formulare offerte agli utenti, aggravando il problema del telemarketing selvaggio” conclude Dona.
