Si poteva prorogare il mercato tutelato?

Redazione UNC
13 Gennaio 2024
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14) Sulla fine del mercato tutelato di luce e gas, noi di UNC abbiamo espresso più volte le nostre perplessità, convinti che si dovesse e potesse prorogare. Anche il PNRR l’avrebbe permesso.

Nel PNRR al numero sequenziale m1c2-7, alla misura riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza, che ha come traguardo: entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia, nella descrizione è scritto:

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia per:

i. ELIMINARE GRADUALMENTE i prezzi regolamentati per le microimprese e le famiglie A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2023;

ii. Adottare misure di accompagnamento per sostenere la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’energia elettrica.

Dette misure di accompagnamento dovranno almeno:

prevedere aste per la base clienti per garantire parità di condizioni ai nuovi operatori;

– fissare un tetto alla quota massima di mercato a disposizione di ciascun fornitore;

– consentire ai consumatori italiani di chiedere al fornitore di energia di comunicare i loro dati di fatturazione a un fornitore terzo;

aumentare la trasparenza della bolletta dell’energia elettrica consentendo ai consumatori di accedere alle sottocomponenti delle “spese per oneri di sistema”;

eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia

Il traguardo di iniziare a eliminare il mercato tutelato a partire dal 1° gennaio 2023 (non 2024) era stato conseguito con il passaggio al mercato libero delle microimprese e la luce delle parti comuni dei condomini, tanto che la terza rata, che si dà a consuntivo, è stata incassata mesi fa.

Non c’è un termine entro cui completare il processo, che quindi poteva essere rinviato di un anno in attesa di tempi migliori. Inoltre, le misure di accompagnamento, fondamentali per aumentare la concorrenza, non sono state attuate, dall’eliminazione del Canone Rai in bolletta (oneri non collegati all’energia) al tetto ai fornitori, fino a quello più importante di aumentare la trasparenza della bolletta. Troppo facile considerare solo gli impegni che fanno comodo e non quelli più importanti che avrebbero aiutato non le società ad arricchirsi ma le famiglie a pagare le bollette.

15)PERCHE’ ANDAVA PROROGATO?

1) TRASPARENZA. Perché la bolletta non è trasparente e il prezzo non è chiaro. Il consumatore non sa quanto sta effettivamente pagando la luce al kWh e il gas al metro cubo. Come può una famiglia scegliere un fornitore se non sa quanto sta pagando ora e quanto finirà per pagare dopo?

Arera sta lavorando alla modifica e all’aggiornamento della bolletta 2.0 per renderla più trasparente, ma ci vorranno mesi perché questo processo arrivi a conclusione.

Era prevista una campagna informativa per aiutare il consumatore, che ancora non è partita, salvo un vecchio spot sull’uso del Portale offerte che invece andava affiancato da altri per spiegare al consumatore che fine avrebbe fatto se non avesse scelto un nuovo fornitore del gas prima del 10 gennaio 2024.

2) CONCORRENZA. Perché ancora non è un mercato libero, un mercato concorrenziale, ad esempio perché non c’è il tetto ai fornitori. Non vi può essere vera concorrenza se i primi due operatori dell’energia elettrica, secondo gli ultimi dati disponibili di Arera, detengono il 58,9% dei clienti domestici del mercato libero e nel gas i primi 4 fornitori arrivano al 54,3%.

Inoltre ci sono situazioni di quasi monopolio a livello locale per molte municipalizzate ex monopoliste di quella zona.

3) TROPPE FAMIGLIE SONO ANCORA NEL TUTELATO.

Gas: nel settembre 2023 è nel libero il 69,78% dei clienti domestici, e nel tutelato il 29,5% su un totale di  20.430.672 punti attivi, il che vuol dire che sono nel tutelato 6 mln e 27 mila e 48

Luce: nel giugno 2023 è nel libero il 71,06% dei clienti domestici e nel tutelato il 28,94% su un totale di 30.169.182 punti attivi, il che vuol dire che nel tutelato sono 8 mln e 730 mila e 961

4) PREZZI MAGGIORI NEL LIBERO. Perché nonostante nel libero si possano trovare offerte più convenienti del tutelato, attualmente in media hanno prezzi maggiori.

Lo sostiene l’Istat che, incaricata dalla X Commissione della Camera (Attività produttive), il 7 dicembre 2023 ha comunicato alla Commissione che nel mese di novembre 2023 il prezzo medio del mercato libero dell’energia elettrica per la famiglia tipo risulta essere pari a 44,33 centesimi di euro per KW/h contro i 28,29 centesimi del mercato di maggior tutela, ossia chi a novembre avesse deciso di passare al libero avrebbe pagato, mediamente, il 56,7% in più.

Tradotto in soldoni significa che la famiglia tipo che consuma 2700 KW/h all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 KW paga nel mercato libero la bellezza di 433 euro in più su base annua rispetto a chi è nella maggior tutela.

Inoltre le offerte più vantaggiose rispetto al tutelato sono pochissime e, per trovarle, bisogna andare a cercarsele. Nel caso del gas, i dati più avanti riportati per le città di Roma e Milano sono clamorosi.

5) AUMENTO DEI PREZZI. Perché la fine del regime tutelato potrebbe portare a un rialzo dei prezzi o, visto che ora le quotazioni dell’energia stanno scendendo, a un calo minore, dato che, eliminando il ruolo di Acquirente Unico che acquista all’ingrosso energia elettrica per il mercato tutelato si riduce il numero dei soggetti che operano nel settore e, di conseguenza, la concorrenza. Inoltre viene meno il ruolo che Arera ha svolto in questo periodo di turbolenze dei mercati per contenere i rincari, ruolo che ha consentito di avere nel mercato tutelato rincari inferiori rispetto al mercato libero, come attestano i dati Istat.

ARERA, infatti, da ottobre 2022 ha deciso per il gas:

  • di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano. PSV (PUNTO DI SCAMBIO VIRTUALE, praticamente il mercato all’ingrosso italiano);
  • di passare dall’aggiornamento trimestrale del prezzo a quello mensile, per intercettare prima eventuali diminuzioni;
  • prezzo ex post e non ex ante: il valore della componente materia prima per la tutela gas viene deciso all’inizio di ogni mese successivo al mese di riferimento, permettendo di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni assunte, come il tetto al prezzo del gas assunto a livello europeo.

Facendo il confronto tra il mese di dicembre 2023 e giugno 2021, ossia prima dei rincari scattati a partire da luglio 2021, la luce del mercato libero in Italia è salita dell’89,9% contro il 31,6% del tutelato, quasi il triplo, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 37,9% contro il -2,2% del tutelato.

Tabella: Rincari di luce e gas – mercato libero e tutelato

 Voci Rincari Dic 23/Dic 21 (1° dato gas libero) Rincari Dic 23/Giu 21 (da inizio rincari)
Energia elettrica mercato tutelato -1,0 31,6
Energia elettrica mercato libero 57,4 89,9
Gas mercato tutelato -2,2 26,3
Gas mercato libero 37,9  
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

6) PREZZI TROPPO INSTABILI per via delle tensioni internazionali (guerra in Ucraina. Israele – Gaza e possibile coinvolgimento dell’Iran), oggi diventa anche difficile scegliere tra prezzi fissi e variabili. Il prezzo fisso oggi te lo fanno pagare molto più del variabile, per coprirsi dal rischio di futuri aumenti. Può convenire lo stesso solo a condizione che i prezzi salgano in modo notevole, ma non certo se continueranno a scendere, come sta accadendo da novembre e succederà con tutta probabilità anche a gennaio 2024, o se anche solo resteranno stabili. Nessuno, però, può seriamente prevedere cosa succederà nel corso di tutto il 2024.

In caso di dubbi: contattate lo Sportello energia dell’Unione Nazionale Consumatori o chiamate il numero verde Arera 800 166 654  dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, esclusi i festivi. Il servizio è gratuito da rete fissa e mobile.

1) CHE DIFFERENZA C’È TRA MERCATO TUTELATO E MERCATO LIBERO?
2) QUANDO FINISCE IL TUTELATO?
3) COME CAPIRE SE SI E’ NEL MERCATO LIBERO O TUTELATO?
4) SE SIETE NEL TUTELATO CHE POSSIBILITÀ AVETE ORA?
5) CHI SONO I CLIENTI VULNERABILI?
6) FINE MERCATO TUTELATO: COSA SUCCEDE SE NON CAMBIO FORNITORE?
7) CHI E’ GIÀ PASSATO AL MERCATO LIBERO E VUOLE RIENTRARE NEL MERCATO TUTELATO, PUÒ ANCORA FARLO? E COME?
8) COSA C’È DA SAPERE DOPO LE ASTE E LE PLACET IN DEROGA
9) COSA CONSIGLIAMO
10) FINE MERCATO TUTELATO, ATTENZIONE ALLE TRUFFE
11) CAMBIO FORNITORE: VEDIAMO COSA FARE
12) POTETE FARE ALTRO PER SCEGLIERE IL FORNITORE?
13) QUALE OFFERTA? FISSO O VARIABILE? MONORARIA O PER FASCE?

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