Drunkoressia che cos’è e come affrontarla

Redazione UNC
3 Ottobre 2016
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drunkoressia ragazza alcolici Diverse sono le malattie legate a disturbi alimentari che purtroppo colpiscono soprattutto i più giovani. Oltre a quelle più conosciute come anoressia e bulimia, ce ne sono altre di cui si parla meno, ma non per questo meno gravi: una di queste è la drunkoressia, una malattia legata ad una grave abuso di bevande alcoliche molto più grave dell’alcolismo per i suoi possibili drammatici effetti acuti. Questa “disturbo” alimentare, o meglio una vera e propria malattie,  è caratterizzata dall’assunzione  di elevate quantità di bevande alcoliche a digiuno. Risulta che alcuni, prima di iniziare a bere, provocano il vomito per vuotare interamente lo stomaco. Un motivo per cui i “drunkoressici” bevono alcol a digiuno è che vogliono evitare di assumere altri nutrienti calorici contenuti nel cibo. In pratica l’unica fonte energetica alimentare diviene l’alcol.. Quindi paradossalmente le persone ammalate sono magari convinte di seguire un regime dietetico  che consente loro di evitare il sovrappeso e l’obesità. Altro risultato che si ottiene bevendo a digiuno è quello di un rapido assorbimento dell’alcol anche a livello gastrico e quindi il raggiungimento quasi immediato dello stato di ubriachezza. In pratica si provoca uno stato di intossicazione acuta da alcol con le conseguenze ben conosciute sulla perdita di coscienza ed altri disturbi neuro comportamentali. I disturbi acuti provocati dall’ubriachezza sono reversibili. Può essere sufficiente smettere di bere per uno – due giorni (dipende dalla quantità di alcol assunto e dalla costituzione fisica di ciascun individuo), per ritornare in condizioni normali. Bisogna però passare una fase di disturbi  (spossatezza, sonnolenza, mal di testa, ecc.) alle volte anche dolorosi. Probabilmente chi abusa abitualmente di alcol non vuole avere questi disturbi e quindi continua a bere perdendo completamente lo stato cosciente. I “drunkoressici” oltre che avere dei problemi fisici personali, sono anche un grave problema sociale. Queste persone possono venirsi a trovare in breve tempo nelle condizioni di incapacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Hanno poi bisogno di assistenza che spesso i familiari non possono fornire. Infine, venendosi trovare in uno stato di incoscienza, possono divenire pericolosi per sé e per chi sta a loro vicino. Gli effetti a lungo termine di una assunzione eccessiva di alcol sono devastanti e molti studi hanno dimostrato che l’alcol è una sostanza cancerogena. Purtroppo le persone ammalate di “drunkoressia” (ma anche quelle affette da alcolismo) cercano di nascondersi e di non fare conoscere la loro malattia che spesso, in particolare quelli meno gravi, è conosciuta soltanto in ambito familiare. Bisogna invece portare a conoscenza dei cittadini che esistono strutture dedicate alla cura delle malattie causate dall’abuso di alcol disseminate in tutto il Paese(Centri alcolisti anonimi, AUSL, ospedali, CUFRAD, ecc.) i cui indirizzi si possono trovare navigando in internet. Il ricorso a Centri specializzati può evitare di venirsi a trovare in condizioni di irreparabilità e consentire di ritornare ad una vita normale. Ovviamente la famiglia e gli amici possono fare molto tenendo sotto controllo le persone a rischio “alcol” (soprattutto i giovani) e se si accorgono della esistenza del problema, non sottovalutarlo, ma intervenire con la dovuta cautela e delicatezza ricorrendo, se necessario, anche all’aiuto delle strutture sanitarie preposte. Ti è piaciuto questo articolo? Segui il blog di Agostino Macrì “Sicurezza alimentare”.

Autore: Agostino Macrì
Data: 03 ottobre 2016
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