RAEE: cosa sono e come smaltirli per ridargli vita

Sonia Galardo
28 Gennaio 2023
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Hai un vecchio telefono, orologio o televisore abbandonato in uno scatolone da qualche parte in cantina? Bene, questo articolo fa per te! Hai mai sentito parlare di RAEE? E’ un acronimo che sta per “Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche“. In pratica, si tratta di tutti quegli oggetti, proprio come i tuoi, che per funzionare dipendono dalla corrente elettrica collegati alla rete oppure alimentati da pile e batterie e che decidiamo di buttare quando non funzionano più o sono diventati obsoleti.

Parliamo quindi di elettrodomestici di ogni dimensione: computer, cellulari, televisori, lampadine a risparmio energetico, orologi, radiosveglie, videogiochi. E ancora di macchine fotografiche, ferri da stiro, videoregistratori, modem, etc.

La sfida ambientale dei RAEE tra riciclo e “mercato parallelo”

Devi sapere che i RAEE rappresentano una vera e propria sfida ambientale: contengono infatti importanti materie prime (ferro, alluminio, plastica, rame, ma anche oro e grafite) e ricavarle dai RAEE richiede meno energia e provoca meno sprechi rispetto all’estrazione dalle miniere. La raccolta differenziata dei RAEE permette quindi di effettuarne il riciclo, cioè consente di farli tornare a essere materie prime.

Allo stesso tempo, però, i RAEE contengono sostanze inquinanti per l’ambiente e per l’uomo. Se è quindi vero che i RAEE sono una miniera di materie prime, bisogna tenere presente che il processo di estrazione di queste materie deve essere in grado di intercettare e smaltire tutte le sostanze inquinanti.

Si calcola che se l’Italia riuscisse a intercettare tutti i RAEE oggi dispersi e ad avviarli a un corretto trattamento, si potrebbero riciclare altre 380mila tonnellate di materie prime, di cui 209mila di ferro, 18mila di rame, 14mila di alluminio e 106mila di plastica.

Purtroppo però molti RAEE restano dispersi, anche a causa di un “mercato parallelo“: molti finiscono infatti nelle mani di operatori interessati alle materie prime (che consentono un guadagno) ma che non si curano affatto delle sostanze inquinanti (la cui eliminazione comporta costi rilevanti).

È invece importante che i RAEE vengano consegnati solo ai soggetti a cui la normativa (decreto legislativo 49/2014) affida il compito di effettuare la raccolta.

L’importanza della raccolta differenziata

Se da un lato, bisogna combattere contro sistemi di gestione e smaltimento illecito, dall’altro è fondamentale ricordare ai cittadini l’importanza della raccolta differenziata. Ciò che devi tenere bene a mente è che i RAEE non possono essere gettati nell’indifferenziato o abbandonati chissà dove a casa. Dai RAEE, anche i più piccoli, si possono infatti ricavare tantissimi materiali da riciclare: si calcola che, se ben gestite, l’87% delle materie prime di cui è fatto l’elettrodomestico può trovare una seconda vita.

Certo è che bisogna semplificare la vita ai consumatori, aumentando i punti dove poter portare facilmente i propri rifiuti elettrici ed elettronici.

Come smaltire i RAEE in modo responsabile

Quali sono dunque i canali attraverso i quali smaltire correttamente i RAEE? Ne hai a disposizione tre:

  • l’isola ecologica del tuo Comune (puoi richiedere anche il ritiro a domicilio).
  • l'”Uno contro Uno”: quando compri un nuovo elettrodomestico, ad esempio il frigorifero o la lavatrice, hai il diritto di consegnare gratuitamente quello vecchio al negoziante perché provveda al suo smaltimento: ecco perché questa norma si chiama Uno contro Uno. Unica regola: l’elettrodomestico consegnato deve essere equivalente a quello comprato. In altre parole, se compri un frigorifero, puoi dare indietro il vecchio frigorifero, non ad esempio un forno a microonde. Se la consegna del nuovo prodotto avviene a casa tua, il ritiro di quello da buttare deve essere gratuito.
  • l’Uno contro zero: dal 2016 è in vigore anche il decreto ministeriale “Uno contro Zero”: significa che puoi portare i tuoi piccolissimi RAEE (misura massima entro i 25 cm) presso qualsiasi punto vendita che abbia una superficie superiore a 400m2 anche se non devi comprare nulla.

Se devi buttare una vecchia lavatrice o un telefono che non usi più, adesso sai come fare. Non ti resta che correre a recuperare i tuoi RAEE così da consentirne un corretto riciclo… l’ambiente ti ringrazierà!

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Articolo realizzato nell’ambito del progetto Save&safe – save planet, safe people,  finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’anno 2020 ai sensi dell’art. 72, comma 1 del d.lgs 117/2017 s.m.i. – Avviso 2/2020 

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