Treno in ritardo, come chiedere il rimborso

Simona Volpe
19 Gennaio 2023
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Se il treno su cui si viaggia è in ritardo si ha diritto al rimborso, ma a patto che il ritardo sia superiore a un’ora. Diverso è il caso di treno cancellato, ma vediamo intanto le regole generali in caso di ritardo e le dovute eccezioni.

Ritardo superiore a 60 minuti

Come detto, quindi, per i ritardi superiori a 60 minuti è previsto un rimborso per tutte le categorie di treni. Nello specifico:

– un’indennità pari al 25% del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti;

– un’indennità pari al 50% del biglietto per ritardi superiori a 120 minuti. 

Quando si ha diritto al rimborso anche sotto i 60 minuti

Anche se in generale sotto i 60 minuti non spetterebbe alcun rimborso, per i treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca di Trenitalia, l’indennità pari al 25% del biglietto è riconosciuta anche per ritardi tra 30 e 59 minuti.

In questo casi però non si tratta di un rimborso in denaro, ma di un buono di acquisto.

Come ottenere il rimborso e cosa chiedere?

Per ottenere il rimborso di un treno in ritardo si devono attendere 24 ore dall’effettuazione del viaggio per attivarsi: trascorso questo termine, si può richiedere l’indennizzo tramite le biglietterie in stazione, l’agenzia di viaggio, direttamente online oppure tramite call center (attenzione però perché alcuni operatori hanno canali differenziati a seconda che si acquisti con carta di credito o meno). 

Cosa puoi richiedere? E’ possibile scegliere tra tre diverse forme di rimborso:

  • un indennizzo in denaro
  • un bonus (utilizzabile entro 12 mesi dalla data del viaggio)
  •  l’emissione di un nuovo biglietto per un importo pari al bonus spettante. 

Per avere l’assistenza dei nostri esperti è possibile contattarci attraverso i nostri sportelli

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