Reclamo N° 327112

Michel
22 Aprile 2024
da Settembre2023 coscientemente dei problemi derivabili da volontarie azioni ostative MOONEY s.p.a. e MooneyServizi s.p.a. già MOONEY e SisalPay e SisalPay5 mi impediscono di provvedere al saldo di quietanze mediante Bonifico Domiciliato ovverosia avvalendomi del loro servizio T-Bonifico che oramai prevede la perentoria necessità di preparare prima l'operazione sul loro portale www.mooney.it seguendo la procedura di N°3 passaggi, FASE1 inserimento coordinata IBAN e intestazione rapporto beneficiario ed indicazione della causale, FASE2 inserimento dei recapiti dell'ordinante che si presenta di persona conferendo poi un proprio documento all'esercente convenzionato che eseguirà l'operazione e consistono nel censire una e-Mail ed un Cellulare in caso si debba esser raggiunti per un problema con la transazione di pagamento e ad esempio rimborsare il corrispettivo non trasferito ma respinto o stornato, FASE3 attribuzione di un titolo all'operazione per riconoscerla e poterla richiamare successivamente ove necessario ripeterla così ugualmente, alla FASE2 si verifica una situazione di discriminazione telematica consistente nel ripudio indirizzo di posta elettronica che rientra nella categoria ordinaria e nella fattispecie nella sottotipo speciale altresì PEO PES che è equiparabile ai sottotipi PET e PEA e PEP cui ho presentato tantissimi reclami ed segnato anche ad organismi di vigilanza ed organi rappresentativi il fatto tanto da esser state aperte ben 2 istruttorie volte ad approfondire con un indagine anche l'ostentata reticenza a correggere un semplice bug di programmazione che non consente di valorizzare tale campo con i simboli caratteristici di cui si contraddistingue la formattazione ovvero "+ plus" e "- minus" ed "_ underscore" e ". dot" oltre alla tassativa "@ at". esponenti del team di assistenza che non si firmano sapendo bene di violare la norma vincolante per tale settore secondo anche il TUB con l'obbligo di trasparenza ed identificazione con qualifica estesa., asseriscono una tesi fondata su teorie fantasiose non attinenti. gli esercenti dovrebbero scansionare un QRcode con la pistola collegata al terminale/i in dotazione, ma se non si completa in tutti i passaggi la procedura questo non sarà elaborato, non volendo/potendo svolgere la transazione preparandola lì, di fatto si protrare la situazione di insoluti accrescendo il debito dando origine ad ulteriori problemi correlati, come se il sottoscritto non volesse pagare quando è l'intermediario prestatore ad impedirlo perché non si è adeguato ad una armonizzazione globale del biennio 2007/2008 volta ad uniformare e sanare gli standard di scambio messaggi e il recepimento in materia di comunicazioni elettroniche senza che ci siano poi fenomeni discriminatori e di rifiuto consegna corrispondenza o accettabilità in fase compilazione formulari. da notare che ricevono/leggono/rispondono/spediscono dialogando attraverso tali indirizzi di posta elettronica speciale. era già accaduto e si verificava nei terminali di Banca5 dove nacque tale servizio poi rilevato/assorbito nei continui magheggi societari tra acquisizioni/incroporazioni/fusioni/cessioni tra Gruppo SISAL e Gruppo ISP ed anche EnelXpay, le volte precedenti è stato corretto rendendoli validi ed accettati, attualmente si arrampicano sugli specchi ed inventano scuse.
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