Reclamo N° 136879

Gennaro
21 Gennaio 2019
- Sanzioni eccessive ritardo conversione libretti portatore A nome di Matteo, un caro amico, pensionato portuale che non ha molta dimestichezza col computer. Nel 2015, Matteo versò 3.300 € su 5 distinti libretti postali al portatore (660 € a libretto, a causa dei limiti) al fine di preservarli in caso di emergenza, anche per la moglie. Non avendo mai avuto modo di sapere della scadenza del 31.12 scorso, e tra l'altro dimenticatosi finanche di quei libretti, quando seppe di doverli convertire era ormai già ai primi di gennaio, e ora, da quanto dettogli allo sportello, si trova nella raccapricciante condizione di dover pagare una sanzione di "almeno" 250 € a libretto! Il paradosso nel paradosso è che il suo sportellista, sulle prime, ovvero il 10 gennaio appena egli ebbe modo di recarsi alle Poste, sulle prime gli aveva persino detto che "non erano quelli i libretti che rischiavano la sanzione", e tuttavia lo rimandò di qualche giorno in quanto il sistema telematico non gli consentiva di chiuderli. Quando Matteo tornò la settimana successiva, lo stesso sportellista dovette dargli la cattiva notizia della situazione in cui si trovava. Puntualizzo che: 1) A Matteo, in quanto titolare dei libretti al portatore, NON E' MAI ARRIVATA NESSUNA MISSIVA DI COMUNICAZIONE (men che meno una raccomandata) riguardo agli obblighi e alle sanzioni della scadenza. Anzi, è singolare il fatto che lo stesso sportellista che sulle prime mostrava di non sapere che quei libretti fossero sanzionabili, gli disse che la "notifica" era costituita da pubblicità TV e cartelli presenti nella filiale (cartelli che però lui stesso evidentemente non aveva notato!). 2) I suoi libretti NON SONO MAI STATI USATI, né da lui né da altri. Infatti su di essi appare registrata solo la dicitura del versamento iniziale. 3) La sanzione sarebbe costituita su ogni singolo libretto (che per 5 corrisponde a 1.250 euro!) nonostante questi fossero stati costituiti assieme. 4) Da nessuna parte, nemmeno allo sportello, Matteo è riuscito a reperire notizie riguardo alla procedura e alla Autorità presso cui recarsi per impugnare (o quantomeno chiedere la unificazione) tale sanzione. Infatti si pretende che il titolare CONSEGNI i libretti e resti in paziente attesa dell'assegno relativo al saldo del libretto DECURTATO DELLA SANZIONE. Insomma, a Matteo è stata imposta come unica strada quella di imboccare un iter automatico e incontrollabile, che non prevede impugnazioni né chiarimenti (su cose che, al momento, pare non conoscano neppure gli stessi responsabili delle filiali). Ebbene, tanto chiarito mi chiedo: com'è possibile che una sanzione tanto elevata non preveda una adeguata informazione? E com'è possibile che questa sanzione non preveda una informativa su termini e modi per la impugnazione? Infine, com'è possibile che una sanzione ammonti addirittura a 1/3 della cifra depositata? Grazie per l'attenzione che vorrete prestarmi. Distinti saluti.
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