Annagiulia
07 Marzo 2018
Ho cambiato gestore telefonico passando da Fastweb a Tim e sono cliente TIM dal 18/11/017. Sono stata assistita nella migrazione dal mio precedente gestore Fastweb, con cambiamento del numero telefonico, dall'agenzia Pisini srl, p.zza Guido Monaco, 1E (Arezzo), alla quale ho fornito i dati necessari, fattura dell'operatore precedente e documento d'identità, per gestire la migrazione. A distanza di pochi giorni dall'attivazione del nuovo numero e nuovo modem ho ricevuto una fattura Fastweb per abbonamento anticipato 30/11/017-24/01/018 (che ho pagato) e una successiva 25/01-21/3/018 (che non ho pagato perché sono intervenuta in tempo togliendo la domiciliazione bancaria).
A questo punto, su suggerimento di un operatore TIM ho inviato a Fastweb una raccomanda r.r. di recessione del contratto chiedendo la restituzione degli addebiti impropri e il codice e indirizzo di riconsegna del vecchio modem. A tutt'oggi non ho trovato nella cassetta delle lettere la ricevuta della mia raccomandata, né ho avuto indicazioni sulla restituzione del modem agli indirizzi che ho indicato: [email protected] - cell. 3387944782.
Ogni mio tentativo di parlare con il servizio clienti Fastweb fallisce (letteralmente: mi sbattono il telefono in faccia). Ho ricevuto invece: la telefonata (al mio nuovo numero fisso) di un corriere incaricato di consegnarmi un nuovo modem Fastweb (che ho respinto); varie telefonate di sedicenti rappresentanti Fastweb che mi offrono nuovi servizi o chiedono il mio parere sui servizi offerti. Alle mie proteste tutti affermano che io sono tuttora una cliente Fastweb. Ho chiesto al mio avvocato di aiutarmi a risolvere questa situazione: mi ha risposto che gli operatori telefonici sono un branco di mascalzoni e di mettermi il cuore in pace. Rispondete così anche voi? Grazie
