Reclamo N° 122760

A febbraio 2018 ho effettuato il cambio operatore da Tim/Telecom a WIND. Il contratto con Tim ha avuto la durata di 25 mesi, trascorsi i quali ho ritenuto concluso il periodo obbligato e quindi il cambio operatore poteva svolgersi dietro il pagamento della fattura dei consumi e l'onere per il distacco ( 99 euro invece dei soliti 30/35 euro degli altri operatori ). Telecom esige il pagamento di ulteriori 240 euro, a loro dire rappresentanti gli sconti di cui ho usufruito durante i 25 mesi di contratto, in quanto, sempre a loro dire, il contratto avrebbe durata illimitata nel tempo. Come se avessi mantenuto il contratto per altri 10 anni e avrei dovuto ridonderli di 1200 euro. Ho avuto una corrispondenza via Pec con Tim, alla quale non hanno mai dato risposta, in quanto, per effettuare il collegamento all'interno del mio appartamento, il loro pseudo tecnico ha effettuato un allaccio provvisorio tramite un cavo che , dall'esterno della colonna del palazzo attraverso, sotto battiscopa e modanature di porte, tutto l'ingresso e il salone, per terminare dietro il televisore, vicino una presa telefonica interna all'appartamento, per allacciarsi allo stesso. A mio avviso, al temine del contratto, Tim dovrebbe provvedere alla rimozione del collegamento provvisorio e al ripristino dello stato ante, anche perchè tale collegamento, anche durante il contratto con Tim, non ha MAI funzionato nella maniera dovuta, tanto da inoltrare alla Tim reclami in proposito, ed è dubbio anche che la FIBRA sia mai stata fornita, dal momento che il collegamento è stato effettuato su un semplice doppino telefonico. Mi ha contatto un istituto per recupero crediti al quale ho fornito tutta la documentazione specificando, come già detto a Telecom, che avrei corrisposto canone consumi e distacco ( ho corrisposto, per ora, solo il canone consumi ), ma che, dovendo anche pagare un tecnico per il ripristino dei luoghi, ritengo non dover corrispondere altro, semmai è Tim che dovrebbe pagare il ripristino. Ho scritto anche a Tim di questo, e alcuni giorni orsono ho avuto una mail normale, non pec, mentre le mie sono state tutte comunicazioni via Pec e via raccomandata cartacea, in cui ritengono giusta la loro posizione. Cosa devo fare? Gradirei da voi un parere, ed eventuale assistenza in casi di ricorso. In attesa di vostro gradito riscontro, porgo cordiali saluti Ennio Mosci