Sodini
22 Agosto 2018
A seguito di una proposta telefonica avanzata dalla TIM in merito ad una sedicente offerta vantaggiosa è stato proposto di abbinare ad una utenza domestica una utenza commerciale già dotata di rouiter in corso di regolare pagamento da ben 18 mesi.
La proposta è stata quella di fornire un ulteriore router, mai consegnato, mediante un allaccio effettuato dal tecnico in modo del tutto approssimativo e sbagliato come in effetti rilevato dal tecnico TIM sollecitato più volte dal 30 maggio affinchè provvedesse a ripristinare la linea che dal momento del primo intervento ha smesso di funzionare. A seguito di una possibilità di disdire il contratto senza penali offerta dalla stessa TIM e da esercitare entro il 31 maggio, recesso comunicato con PEC entro la data di cui sopra, e aperto il reclamo presso la stessa TIM adesso arriva la fattura ed il sollecito per il pagamento del router mai installato, per il servizio che non ha mai funzionato senza tenere conto dei danni causati a tutta la famiglia togliendo la linea per due mesi.
Mi aspetto almeno l'emissione della nota di credito a storno della fattura n. 8L00330414 del 09/05/2018 e la n. 8L00489705.
Dr. Paolo Sodini
