Reclamo N° 94865

Pasquale
12 Aprile 2018
Ad inizio Marzo mi sono trasferito di appartamento nell'ambito dello stesso comune (Firenze). Essendo cliente Tim (Fibra) mi ero posto il problema di traslocare anche la linea nel mio nuovo appartamento. A fine febbraio chiamo il 187 per avere informazioni. È stata un'esperienza frustrante: ho ricevuto informazioni confuse e contrastanti sia per le modalità che per i costi da sostenere. L'unica cosa su cui tutti concordavano era sul fatto che al nuovo indirizzo fibra non era disponibile ma mi avrebbero data adsl. Decido di consultare il portale ufficiale di Tim (http://www.tim.it/assistenza/gestione-linea-e-servizi/fisso/gestione-della-linea/trasloco) e le informazioni contenute sono chiare: basta registrarsi sul sito e richiedere il trasloco on line (il sito non fa distinzione nel traslocare linea fibra o adsl). Il 28/2/2018 faccio domanda on line di trasloco. Non ricevendo informazioni dopo qualche giorno chiamo il 187 e mi viene detto che la linea fibra non é traslocabile e devono fare prima una inversione inversa ad ADSL. Faccio le mie rimostranze sostenendo che io avevo seguito le istruzioni scritte presenti sul portatle TIM e che la conversione inversa é un tecnicismo del trasloco. Nulla da fare. L'operatore del 187 decide di annullare la pratica di trasloco ed aprire una richiesta di conversione inversa. Dopo qualche giorno richiamo per avere informazioni sull'avanzamento lavori e l'operatore mi dice che la mia linea era stata trasformata in adsl. Chiedo come mai ancora sulla mia pagina personale la linea risultasse ancora in Fibra e perché nessuno mi avesse contattato per consegnarmi gli apparati adsl e ritirare quelli fibra. Mi viene detto di non preoccuparmi perché avrei avuto gli apparati a fine trasloco. Lascio correre rimandanodo la discussione alla data del trasloco. Dopo qualche giorno chiamo il 187 per avere informazioni per l'appuntamento con il tecnico per il trasloco. L'operatore mi dice che la mia pratica risulta bloccata per non precisati motivi, che la lineaa é ancora fibra e decide di chiudere la pratica invitandomi a richiamare dopo qualche giorno per riaprirla. Decido di mandare un fax di protesta il 15 Marzo 2018 chiedendo a Tim di attivare entro e non oltre il mese di Marzo la linea, ovvero di scrivermi che non erano capaci a fare un trasloco. Da li a poco mi chiama il 187; l'operatore si scusa dell'accaduto e per risolvere il problema mi propone, al solo costo del trasloco di attivare una nuova linea adsl e chiudere la vecchia, ovviamente avrei avuto un numero nuovo, ma la procedura sarebbe stata più veloce. Mi propone adsl a 7 mega (assicurandomi il passaggio a Fibra da li a poco in quanto su stavano liberando degli slot) ed i servizi che avevo con il precedente contratto: internet illimitato, telefonate su fissi e mobili illimitate, tim vision con modem, modem ADSL. Accetto la proposta. Vengo contattato dal tecnico per fissare l'appuntamento e lo fisso. Chiamo il 187 per assicurarmi sulla consegna del modem e scopro che mi stavano attivando la sola linea internet, senza telefonate illimitate, senza timvision e senza modem. Disdico l'appuntamento e mando un nuovo fax di protesta il 22 Marzo 2018, ribadendo che se entro il 31/3 non mi avessero traslocato la linea telefonica avrei considerato concluso il contratto con Tim per loro responsabilità ed incapacità a portare avanti il trasloco. Nel frattempo la situazione diventa paradossale: mi dicono durante le mie chiamate giornaliere al 187, che hanno chiesto la modifica della linea in adsl a 20 mega tutto incluso degenerando progressivamente prima alla attivazione della sola linea telefonica senza internet ed infine alla cancellazione della pratica. In data 5 Aprile mi rendono disponibile una lettera sulla mia pagina personale con la quale mi dicono che hanno preso in carico (finalmente) il problema, che a avevano avviato la procedura per la conversione inversa e che i tecnici Tim avrebbero gestito con particolare attenzione il trasloco. Chiamo il 187 per capire le tempistiche e mi viene detto che entro il 9 Aprile si sarebbe concluso il passaggio ad adsl e sarebbe iniziato il trasloco. In data 10 Aprile 2018, appurato che non si era mosso nulla, scrivo un altro fax ribadendo che per quanto mi riguardava il contratto era concluso in data 31 Marzo per responsabilità di Tim con evidente incapacità a fare il lavoro. In data 11 aprile 2018 mi chiama un tecnico chiedendomi se confermavo l'appuntamento del 12 aprile ore 15:30 per fare la conversione inversa; rispondo che nessuno aveva fissato con me alcun appuntamento e che comunque la casa era inaccessibile avendola lasciata libera il mese scorso: mi dice che fará la conversione inversa in adsl da centrale e mi invita a chiamare Tim lunedì prossimo per concordare il trasloco della linea. Nel frattempo TIM mi rende disponibile un'altra lettera datata 10/Aprile invitandomi a inviare formale richiesta di trasloco sottoscritta e con documento di identità e codice fiscale via fax. Ovviamente non lo faccio: io il trasloco lo avevo correttamente chiesto on line il 28/2 (e reiterato nei due fax di Marzo) e non intendo azzerare la cronologia e/o produrre nuove richieste solo perché TIM é incapace di gestire un trasloco, senza contare che passerabbero comunque altre settimane prima di arrivarne a capo. Noi utilizziamo regolarmente internet sia per motivi di Studio che di lavoro oltre che per le normali attività gestionali on line ( banca, ecc ) e stiamo consumando velocemente i crediti che abbiamo sui dispositivi i mobili per sopperire al disagio. Intendo attivare una nuova linea nel nuovo appartamento con un provider anche diverso da TIM e rendere operativa la cessazione del contratto attuale a fare data 31 Marzo senza incorrere in penali e/o costi aggiuntivi per responsabilità di TIM. Come posso tutelarmi ulteriormente? Cordiali Saluti
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