Reclamo N° 96570

Sofia
26 Aprile 2018
Buongiorno Sono una cliente di TIM da gennaio e in data 18 e 25 Marzo, e 1 Aprile ho ricevuto addebiti da 1,00, 2,00 e 3,00 euro (per un totale di circa 15,00 euro) da parte di servizi privati (PUREB e MOBBYFUN) definiti sul mio conto telefonico online come “servizi a contenuto". Io pero' non ho mai sottoscritto questo tipo di servizi. Non appena accortami di questi addebiti a seguito di un controllo online del mio conto telefonico (infatti nessun addebito da parte di questi servizi mi è stato comunicato via sms), in data 4 Aprile ho contattato il servizio clienti TIM al numero 119 per richiedere spiegazioni. L'operatore con cui ho parlato mi ha riferito che TIM non si ritiene responsabile degli addebiti, in quanto sono servizi non offerti da TIM, e che si intendono tacitamente richiesti dal cliente, anche se io non ho richiesto né sottoscritto nessun servizio di questo tipo. L'operatore con cui ho parlato al telefono mi ha spiegato che sarebbe stato possible richiedere il rimborso solo entro 12 giorni dall’addebito, e che quei 12 giorni ormai pero’ erano già passati. Tuttavia, avendo io chiamato il giorno 4 Aprile, almeno gli addebiti del 25 marzo e del 1 aprile avrebbero dovuto essere rimborsati, mentre l’operatore mi ha informato del contrario. A riprova della mia richiesta di rimborso degli addebiti non richiesti resta la chiamata registrata con l'operatore presso TIM, ed inoltre la mia richiesta di ulteriori informazioni su come richiedere un rimborso. Durante la stessa chiamata al servizio clienti del 4 Aprile infatti, mi hanno detto di rivolgermi alla Polizia Postale per eventualmente iniziare la procedura di richiesta del rimborso. Ho chiesto conferma all'operatore rispetto alla soluzione offertami, che mi sembrava alquanto strana, ma mi hanno confermato che avrei dovuto contattare la Polizia Postale. Oggi, in data 26 Aprile, ho contattato la Polizia Postale di Venezia, che mi ha informato (e confermato) dell'inadeguatezza di questa informazione. La Polizia Postale non puo' fare niente a riguardo (oltre ad una denuncia che pero', dato il piccolo importo, non sarebbe conveniente). La Polizia Postale mi ha anche riferito che TIM sarebbe tenuto a fornirmi i dati di questa azienda (PUREB e MOBBYFUN) in maniera tale da poter eventualmente denunciare una persona legale. La Polizia Postale ha inoltre aggiunto che è nell’interesse di TIM addebitare questi piccoli importi, in quanto il cliente non farà mai denuncia, giacché al cliente viene raccomandato di contattare la Polizia Postale. Sempre in data odierna, 26 Aprile, ho ricontattato il servizio clienti TIM al numero 119, che mi ha ribadito che il rimborso del 25 marzo e del 1 aprile non è stato effettuato perchè, durante la mia chiamata del 4 aprile, secondo i loro dati risulta che io non l’ho richiesto. Questo dato è assolutamente falso. L’unica cosa che risulta è il blocco della mia linea per evitare il collegamento in futuro a questo tipo di servizi. Mi rivolgo a voi come Associazione Consumatori per sapere se ci sono altre persone in questa mia stessa situazione e per avere notizie di eventuali azioni e provvedimenti rispetto a questi servizi a pagamento. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni ed attendo un vostro gentile riscontro. Cordiali Saluti sofia p.
Condividi su:

Hai un problema con Tim/Telecom da risolvere?

Invia un reclamo in 3 semplici passaggi

Questo reclamo è per: Tim/Telecom

Se preferisci, chiamaci!

Dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9 – 13 / 14 – 18

06 32600239