Reclamo N° 104053

Da cliente telecom,rete fissa,in data 3 aprile 2018, sono stato contattato su cellulare da operatori wind, mi hanno descritto un offerta per diventare loro cliente,inoltre mi hanno assicurato che ero nei termini per esercitare recesso anticipato per variazione unilaterale di contratto per effetto del passaggio di fatturazione da 4 settimane ad un mese.Ho sottolineato che, in base alle mie informazioni,per evitare addebiti di costi di disattivazione e rate residue del modem,da parte di telecom, avrei dovuto recedere entro il 31/03/2018.A quel punto gli operatori hanno affermato che il termine era stato prorogato al 5 aprile e quindi recedendo in quel giorno non avrei sostenuto i suddetti costi.Successivamente mi è stata recapitata a casa una fattura telecom di 250€ comprensive di costi di disattivazione e addebito rate modem.Gli operatori wind mi hanno contattato anche via whatsapp,ho salvato conversazioni e numero chiamante.Credo che ci siano tutti i requisiti per appellarsi alla pratica ingannevole attuata dagli operatori wind.Ho fatto reclamo a telecom ed è stato respinto,ieri ne ho fatto uno nuovo.Sto per scrivere una pec a wind con cui mi appello alla pratica ingannevole,richiedo invio della registrazione audio della stipula del contratto e sopratutto una risoluzione responsabile e professionale del caso.Gli operatori wind contattati telefonicamente, tramite 155, fanno finta di non sapere nulla della proroga e rimandano alle responsabilità di chi mi ha contattato per stipulare il contratto come si trattasse si soggetti non appartenenti alla società wind e quindi senza responsabilità da parte di quest'ultima.Mi muovo fra i 2 operatori ritenendo, forse, più responsabile la wind che la telecom.Vi chiedo qualche info da parte vostra per aiutarmi a districare la matassa ed evitare di pagare una somma così elevata alla telecom.Grazie mille. Marco Loreti.