Reclamo N° 117867

Giorgio
07 Settembre 2018
Ero cliente TIM con la mia azienda (Ristorante). Mi è arrivata una raccomandata dalla TIM, la quale avrebbe alzato le tariffe e mi concedeva di cambiare senza penali compagnia telefonica entro il 31 maggio 2018. Prima di quella data sono passato a Fastweb, firmando con loro il contratto e ho inviato una pec alla TIM comunicando che stavo appunto cambiando operatore entro i termini previsti per non incorrere in penali. Il passaggio si è concretizzato però nel mese di giugno per via dei tempi tecnici dipendenti dalle compagnie. Ho poi chiamato il 119 chiedendo informazioni circa il loro router, chiedendo se dovevo restituirlo per evitare ulteriori spese. L'operatrice mi ha detto che il router era già mio in quanto pagato a rate durante gli anni da loro cliente. Qualche giorno fa ho ricevuto l'ultima bolletta della TIM: risultano presenti 28,84 euro (più IVA) di costo di disattivazione e 180,00 euro (più IVA) di acquisto router. Alla richiesta di spiegazioni, mi è stato detto che essendosi concretizzato il passaggio dopo il termine del 31 maggio, nonostante avessi avvisato tramite PEC ed avviato il passaggio a Fastweb entro i termini, sarei in penale. L'acquisto del router sarebbe inoltre obbligatorio da contratto e non sono riusciti a spiegarmi perchè la loro operatrice mi abbia detto il contrario. Io ritengo di non dover pagare nessuna delle due cose e, avendo ancora il router, di poterlo restituire. Attendo vostro riscontro. Grazie, Giorgio
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