Reclamo N° 108622

Vincenzo
18 Luglio 2018
Faccio istanza a Codesta Spettabile Unione Nazionale Consumatori al fine di vedere rigettata la richiesta da parte della TIM/TELECOM (T/T) di Euro 1.312,55. Fatto: Il giorno 14 marzo 2015 si è presentato nel mio studio il Signor Fernando (senza cognome) (Cell.3932652664) munito di cartellino Telecom, proponendomi l’istallazione di un prodotto CISCO 887 VA (apparecchio) che avrebbe velocizzato il sistema on-line del mio computer, adducendo che l’importo sarebbe stato minimo ed addebitato in bolletta. La mia segretaria Signora Francesca Vannicelli ha firmato il contratto. Il contenuto di tale contratto è molto generico e nella sostanza non dice alcunché. Successivamente la T/T ha consegnato presso il mio studio l’apparecchio, non istallandolo, ma dicendoci di contattare il nostro tecnico del computer per l’ istallazione. Il mio tecnico mi comunicò che l’apparecchio non era compatibile con le nostre linee telefoniche, per cui era inservibile e non è stato mai istallato. Nel frattempo in data 5giugno 2015, con enorme sorpresa, è pervenuta la prima fattura telefonica, separata da quella normale, avente come numero di linea telefonica 0613589249, dello straordinario importo di Euro 1438 (Fattura N. XW00001884). Voglio far notare che il mio è un piccolo studio professionale senza collaboratori che non necessita di enormi congegni di trasmissione oltre al normale utilizzo, e che sono un vostro cliente da circa quattro decenni, sia per lo studio, sia per due linee domestiche sia per il cellulare. I costi telefonici del mio studio si sono da anni mantenuti mediamente intorno agli Euro 250/300 bimestrali. Non ho pagato la suddetta fattura, ed ho telefonato ripetutamente alla T/T per vedere stornata la fattura, senza successo. Nel frattempo è arrivato un sollecito del pagamento della suddetta fattura seguito da altre fatture bimestrali dell’importo ciascuno di circa Euro 600. Dopo svariate segnalazioni telefoniche alla T/T, con le quali chiedevo il rigetto delle enormi fatture ricevute, non avendo ottenuto alcuna risposta, il 9 marzo 2016, ritenendo di essere stato evidentemente raggirato, ho inviato una PEC, un Fax ed una raccomandata A/R, chiedendo, come già fatto telefonicamente, la cessazione immediata della linea telefonica, e lo storno di tutte le citate fatture, in quanto, oltre all’ iniziale evidente raggiro, il servizio comunque da me non era mai stato richiesto, se non per un miglioramento della capacità del sistema a costi proporzionati al mio ultradecennale utilizzo, non è stato mai attivato. Vista la mancata risposta, il 4 luglio 2016 ho aperto una nuova segnalazione ed il 25 novembre 2016, e tramite raccomandata la T/T mi ha comunicato di aver cessato in data 21 settembre 2016 il servizio “internet professional fibra 30 m adaptive” , e di aver provveduto allo storno totale di tutte le fatture pervenuteci fino a quella data, tranne la fattura N. XW00001884 per la quale sono state stornate Euro 233, rimanendo da pagare Euro 1204. In data 23 settembre il Signor Baiocco della T/T (3357692262) ha ritirato l’apparecchio CISCO 887 VA. Dopo ulteriori segnalazioni telefoniche per chiedere lo storno totale della prima fattura, per il motivo che il servizio non è mai stato attivato ed io, come più sopra detto quel servizio non lo volevo, (ripeto che non mi sarei mai sognato di affrontare inutilmente simili costi,), il 29 dicembre 2016 ho inviato un’ulteriore PEC, per chiedere ancora una volta lo storno totale della prima fattura. Nel frattempo, per un oscuro motivo la T/T ha sdoppiato l’importo da loro preteso e da noi negato, in quanto ad Euro 574 addebitandolo sulla mia normale linea 064746941 con la fattura N. 2/2017 (importo da noi non pagato), ed in quanto alla rimanete parte di Euro 739 sulla linea telefonica non più attiva 0613589249, per un totale di Euro 1313. Il 4 aprile del 2017 è arrivato a studio il Signor Cristiano Landini (3371095619) il quale, a sua detta proponeva la risoluzione della vicenda nella seguente maniera. L’istallazione di un sito internet per l’ importo di Euro 645 che ho pagato alla Società Sistema Service Srl, aggiungendo che avrebbe fatto scalare l’importo pagato dal totale richiestomi dalla T/T, nell’ attuale vicenda e che avrebbe fatto in modo di non farmi pagare la rimanente parte pretesa della T/T, annullando con ciò la totale pretesa. Nessuna delle due proposte è stata realizzata dal Signor Landini tranne l’ attivazione del sito internet da me regolarmente pagato. Ed infatti ad oggi la T/T insiste con il sollecito del pagamento dell’ intero importo preteso di Euro 1312,55 a me indebitamente addebitato come sopra descritto. Ad oggi la situazione è la seguente: La T/T ha inviato due raccomandate di sollecito del pagamento di Euro 572,73 per la linea 064746941. Per la linea 0613589249 è arrivato un sollecito di pagamento per Euro 739,82 da parte della Gestione Rischi Come in premessa sono a chiedervi il totale storno della pretesa della T/T, ritenendomi raggirato più di una volta. E’ francamente incomprensibile come una Public Company come la T/T possa agire nella maniera sopradescritta senza considerare, fra l’altro la mia ultra decennale fedeltà, nonostante che, come a voi ben noto, sono stato e sono costantemente sotto attacco da tutte le vostre concorrenti. Fiducioso che vorrete risolvere l’ annosa vicenda chiedendo a T/T di annullare la loro ingiustificata pretesa. Distinti saluti. Vincenzo Cafiero
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