Reclamo N° 121188
Antonio
25 Settembre 2018
Gentile Unione Nazionale Consumatori,
nel settembre 2016 ho fornito il codice di migrazione alla TIM che ha gestito la disdetta del precedente contratto telefonico con la WIND. Per ragioni di convenienza, la linea telefonica è stata intestata a mia moglie. All'inizio di gennaio del 2018 mia moglie ha cambiato di nuovo operatore passando alla Vodafone. Nel frattempo [email protected], ha cominciato a pretendere un recupero di € 174,4 poi ridotto a € 141,26. Nella richiesta m'imputavano anche mesi non dovuti, in quanto la linea era gestita dall'operatore TIM.
Ho sempre risposto che ero disponibile a saldare solo la parte residua tra l'ultimo versamento effettuato e la migrazione effettiva all'altro operatore.
Loro continuano a chiedermi la raccomandata A.R. con cui ha dato disdetta a Wind e/o la prima fattura emessa da altro operatore a seguito di migrazione.
Io continuo ad affermare che dovrebbero avere a disposizione tutta la documentazione della migrazione, per effettuare le opportune verifiche, senza dover chiedere al cliente fatture o altro comprovanti la veridicità di quanto da me affermato.
Inoltre, non è facile farsi ottenere copia della prima fattura dalla TIM perché non siamo più loro clienti.
Come posso liberarmi da questa molestia?
Grazie mille per la risposta
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