Mauro
19 Dicembre 2018
In data imprecisata, nel mese di novembre 2017, venivo contattato telefonicamente da un operatore TIM, probabilmente dall'estero (lo si percepiva dal lessico usato), che mi proponeva un offerta mobile su una scheda sim(allora TISCALI di mia proprietà) con una speciale promozione denominata TIM TUTTO BUSINESS 2.0 sempre della TIM, in abbinato al contratto già esistente della mia azienda.
La suddetta promozione mi è stata GARANTITA A TITOLO GRATUITO dall'operatore, in quanto inclusa nella fattura della attività. Vista la convenienza; ho lasciato il mio operatore TISCALI con promozione mensile di 9,00 euro, e sono passato a TIM come suggeritomi dall'operatore.
In data 15/12/2017 veniva emessa la prima fattura di € 9,76 separatamente da quella del contratto di rete fissa,e bonariamente pagata credendo fossero spese di attivazione.
In data 14/02/2018 veniva emessa un'altra fattura, questa volta di € 60,33, la quale non è stata pagata avendo capito il raggiramento dell'operatore TIM.
In data 08/03/2018 ho contattato tramite PEC la TIM alla casella "[email protected] spiegando l'accaduto e chiedendo di essere urgentemente contattato, ma con esito negativo.
Successivamente appurata la TRUFFA ho cambiato operatore telefonico sul numero riguardante la scheda SIM, e in data 16/04/2018 veniva emessa la terza fattura con un totale di € 187,16, di cui € 125,00 di diritti di recesso, e il restante di quota telefonica non utilizzata.
In data 14/08/2018 veniva emessa un'ultima fattura di 47,60, indicando come data di cessazione contratto il 12/07/2018, e rivalendo il mio "eventuale danno" nei loro confronti.
Da allora io ho lasciato perdere la questione, finchè in data 31/10/2018 ho ricevuto un sollecito della società di recupero crediti EUROPAFACTOR SPA, chiedendomi un saldo totale di 300,64 euro, per un servizio da me non usufruito e accollatomi con raggiri telefonici.
Chiedo di essere contattato quanto prima possibile per aveve un aiuto a risolvere questa incresciosa truffa.
Saluti Mauro Cavalera
