Reclamo N° 89389
Virna
06 Marzo 2018
Nel luglio 2017 ho chiesto a Tim/Telecom la cessazione del servizio di linea fissa e Adsl tramite raccomandata AR con allegata carta d'identità, come mi era stato indicato dall'operatore telefonico. La raccomandata è stata ricevuta da Tim in data 14/7/2017. Purtroppo non ho bloccato il RID e loro hanno continuato ad addebitarmi le fatture, io erroneamente non ho controllato.
Oggi, 6/3/18, ho telefonato e parlato con l'operatore B0988, il quale mi ha detto che il servizio è ancora attivo, nonostante io abbia mandato la raccomandata, adducendo il fatto di non aver riportato nella lettera il codice fiscale di mio marito. Allora gli ho risposto che dai dati in loro possesso si può facilmente evincere il codice fiscale e che comunque lo stesso è riportato nella bolletta. Ho aggiunto che sarei passata ad azione legale se non mi avessero rimborsato tutto quello che mi dovevano perchè erroneamente addebitato.
L'operatore ha finto di non sentirmi più e ha chiuso la chiamata, bloccando il mio numero di cellulare per alcune ore ed impedendomi così di richiamare.
L'importo che ho pagato ingiustamente è pari ad € 369,00, ovviamente da qui dovranno essere scalati i costi di recesso.
La bolletta è intestata a mio marito Roberto Rimoldi Rudatis.
Vorrei sapere se è legittimo chiedere il rimborso.
Grazie
Virna Dandrea
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