Savino
06 Luglio 2018
Nella settimana precedente Natale ho ricevuto da Telecom, senza averlo richiesto e senza nessun preavviso, il router Wifi TIM Hub, Ho chiesto immediatamente spiegazioni al 191, essendo la mia zona non servita dalla fibra ed avendo già il modem originariamente fornito da Telecom, e mi hanno risposto che non avrebbe comportato alcun addebito aggiuntivo. Ciò nonostante ho rispedito il Tim Hub nel suo imballo originale, senza neanche averlo scartato, a Telecom il 05/01/18 e ho mandato una PEC a Telecom per segnalare il reso, diffidandola dall'effettuare eventuali addebiti. Ciò nonostante nelle due fatture successive con scadenza aprile e giugno 2018 sono stato effettuati addebiti, nella prima addirittura retroattivi sino ad ottobre 2017, di pagamento di tale router da me restituito. Ho inviato ulteriore PEC a Telecom, aperto reclamo on line al 191, nel più totale silenzio da parte di Telecom. A maggio 2018, in relazione ad ulteriore richiesta di aumento del canone, mi sono avvalso del diritto di recesso e passato a Wind. La fattura di giugno, per la quale pensavo ci fosse l'addebito in conto automatico come in precedenza, non è risultata pagata e ho ricevuto due "minacciosi" solleciti da telecom nonostante abbia provveduto a saldare immediatamente dopo il primo sollecito la somma richiesta presso uno sportello SISAL. Sono in attesa ora della bolletta di chiusura contratto dove immagino la Telecom, addebiterà il rimanente costo dell'intero router nonostante io l'abbia immediatamente restituito. Trovo questo comportamento inaccettabile ed è soprattutto insopportabile l'impossibilità di comunicare con un responsabile amministrativo, visto che questi signori non rispondono alle mie pec e neanche mi chiamano dopo le chiamate al 191
