Reclamo N° 132618
Fabio
14 Dicembre 2018
Ad aprile decidiamo di passare da Fastweb a Vodafone, accettiamo offerta telefonica di Vodafone che ci informa dei 14 giorni per il diritto di recesso. Diritto che esercitiamo accettando controofferta di Fastweb che dovrebbe incaricarsi di arrestare il passaggio vs Vodafone, veniamo invece avvisati al 13° giorno dell'imminente disattivazione vs nuovo operatore. Provvediamo allora con l'invio di richiesta di disattivazione tramite PEC, intestata all'attività di mia madre. Ci viene dunque recapitato un codice migrazione che un paio di giorni dopo non risulta utilizzabile, ci rechiamo in negozio Vodafone da cui il nostro numero risulta non più esistente in seguito alla disattivazione del servizio. Dopo 2 mesi arriva la fattura di Vodafone, per 2 mesi sono seguite numerose chiamate in cui a tutti risultava la richiesta di cessazione ma nessun operatore sapeva spiegare la ragione per cui non fosse avvenuta. Passati altri 2 mesi arriva un'altra fattura, e dopo altre decine di telefonate scopriamo che, nonostante non sia specificato nel regolamento, la PEC non è stata accettata poichè l'intestatario non è lo stesso del contratto (mio padre). Segue disattivazione via raccomandata con addebito in fattura di 350€, ora siamo stati contattati da società di rec. crediti che ci intima di pagare più di 500€ per un servizio mai ricevuto.
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