Reclamo N° 100042

Francesco
21 Maggio 2018
Sono cliente Wind da molti anni e a giugno 2017 decido di cambiare il piano tariffario. Contatto l’operatore e mi viene prospettato un costo di quasi 200 euro per il cambio. Alle mie rimostranze sulla cifra esorbitante, considerando che non avevo vincoli di nessun tipo (durata contrattuale minima o materiale ricevuto in conto vendita ecc.), mi viene suggerito di chiudere il contratto in essere e aprirne uno nuovo, pagando in tal modo solo il costo di attivazione. Ai primi di luglio attivo le procedure di chiusura del contratto in essere ed attivazione del nuovo. Il 2 agosto un operatrice mi contatta sul cellulare (ero già via per le vacanze) dicendomi che le operazioni sono andate a buon fine ma che per il nuovo contratto attivato non sarà possibile mantenere il numero telefonico (assurdo considerando che è possibile anche quando si cambia operatore). Al disagio del cambio numero si somma l’amara sorpresa quando i primi di settembre ricevo una bolletta (che credevo essere quella ex novo, arrivata invece qualche giorno dopo ) con cui mi sono stati addebitati costi calcolati ancora sul vecchio piano tariffario, oltre a costi di chiusura contratto. Considerando oltremodo scorretto e non dovuto quanto addebitatomi, che sommato a quanto speso per la nuova attivazione mi riporta ai quasi 200 euro iniziali, dovendo saldare la bolletta relativa al consumo di luglio contatto Wind per mediare il pagamento della stessa con lo stralcio di quella incriminata. Wind lascia cadere la mia richiesta nel vuoto, recentemente ho ricevo comunicazione di messa in mora da parte di una società di recupero crediti per l’insoluto.
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