Additivi alimentari

Agostino Macrì
5 Giugno 2013
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La maggior parte degli additivi ha la funzione di migliorare la qualità degli alimenti e/o di favorirne le modalità di conservazione e di trasformazione. Ne esistono di varie categorie ed il loro uso, nella maggior parte dei casi, è consolidato nel tempo. Nei diversi stati dell’Unione Europea l’uso degli additivi alimentari era regolamentato da norme nazionali; questa situazione creava problemi negli scambi commerciali e per questo motivo è stato deciso di armonizzare le leggi esistenti e, sostanzialmente, di fare una lista comunitaria degli additivi consentiti. Le prime valutazioni della sicurezza dei singoli additivi risalgono agli anni ’70 ed ’80 e si basavano sui criteri scientifici di allora. Alla luce delle più recenti informazioni disponibili, l’UE ha deciso di procedere ad  una revisione ed ha affidato all’EFSA il compito di una nuova valutazione di tutti gli additivi alimentari. Trattandosi di un lavoro molto complesso, ha messo a punto un calendario del lavoro da svolgere che dovrà essere completato nel 2020. La Commissione dell’UE ha recentemente pubblicato una nota con cui illustra le procedure con cui si sta procedendo alla nuova valutazione della sicurezza degli additivi alimentari ed anche quali sono le priorità. Tra queste, la valutazione della sicurezza dell’aspartame è stata ritenuta la più urgente e l’EFSA dovrebbe esprimersi nei prossimi mesi in modo definitivo. Il lavoro svolto finora ha permesso di definire le Dosi Accettabili Giornaliere (DAG) di alcuni additivi coloranti. In realtà quindi, almeno per il momento, non si può parlare di maggiore sicurezza degli additivi alimentari, ma soltanto di un migliore assetto della Legislazione esistente. Maggiori dettagli si possono trovare su www.sicurezzalimentare.metadigit.com alla voce “additivi alimentari”.
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