Gli interferenti endocrini: come prevenire i pericoli

Agostino Macrì
14 Novembre 2012
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Il sistema endocrino è molto complesso ed è costituito da una serie di ghiandole che secernono ormoni di fondamentale importanza per i processi vitali. Sicuramente l’ipofisi è la più rappresentativa perché ha la funzione di “coordinare” la funzionalità delle altre ghiandole quali la tiroide, le paratiroidi, le ghiandole surrenali, le isole pancreatiche, le ghiandole annesse ai testicoli o alle ovaie. Come accennato, le varie ghiandole secernono ormoni di importanza strategica nelle funzioni fisiologiche degli animali e la loro carenza o eccesso può essere causa di varie malattie metaboliche che vanno da anomalie nello sviluppo corporeo alla ritenzione idrica da parte dei muscoli, dalle alterazioni nella utilizzazione degli zuccheri a forme di sterilità. Gli “interferenti endocrini” sono delle sostanze chimiche che introdotte nell’organismo possono alterare i normali equilibri ormonali. Per rendere chiaro l’effetto degli interferenti endocrini si può prendere come esempio l’effetto che provoca la pillola anticoncezionale della donna. I principi attivi della pillola sono ormoni sessuali la cui assunzione è in grado di intervenire sui meccanismi endocrini che provocano l’ovulazione e di fatto si impedisce il concepimento. La composizione della pillola è studiata in modo molto accurato e tale da garantire l’effetto richiesto senza provocare effetti indesiderati. Si tratta comunque di un farmaco che dovrebbe essere usato seguendo le indicazioni del medico ed è raccomandabile una preventiva attenta lettura del foglietto illustrativo. L’esempio riportato riguarda l’uso farmacologico controllato di sostanze che agiscono sul sistema endocrino e limitatamente alla donna fertile. Se le stesse sostanze venissero somministrate incautamente ai bambini nella fase dello sviluppo puberale, si potrebbero avere effetti anche molto gravi. Qualcosa del genere si è avuto molti anni fa quando dei bambini mangiarono carni contenenti residui di ormoni e andarono incontro a gravi lesioni dell’apparato sessuale. Proprio quei lontani episodi hanno portato alla emanazione di norme molto severe che proibiscono l’uso di ormoni negli animali da allevamento. Oltre agli ormoni esistono però numerose sostanze chimiche naturali o di sintesi che possono interferire con il sistema endocrino nel suo complesso e che potenzialmente possono provocare gravi malattie metaboliche. Si tratta di sostanze che possono trovarsi negli alimenti, nell’aria che respiriamo, negli indumenti con cui veniamo a contatto, nei contenitori degli alimenti, ecc. La tematica degli interferenti endocrini è oggetto di studio da parte di molti gruppi di ricerca ed ancora non si può dire con certezza quante e quali sono le sostanze chimiche che hanno questo effetto e, soprattutto, è difficile stabilire con precisione il loro livello di pericolosità. Dell’argomento se ne è discusso nel recente convegno scientifico organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dal titolo “L’informazione al pubblico sulle sostanze chimiche. Un decalogo per i cittadini sugli interferenti endocrini” dove si sono affrontate tematiche molto tecniche e accessibili soprattutto ai ricercatori ed agli esperti della materia. Fortunatamente però si è pensato a rendere accessibili a tutti alcune informazioni di base con la pubblicazione di un opuscolo che nel suo interno contiene le tabelle che forniscono indicazioni sulle modalità da seguire per prevenire pericoli da assunzione. (A.M.)
PRESI DECALOGHI DAL SITO: http://www.iss.it/inte/ DECALOGO PER I CITTADINI

LIMITA O EVITA

PRIVILEGIA O SOSTITUISCI

1. Non riutilizzare contenitori in plastica per alimenti e bevande usurati o “monouso” Utilizza contenitori in plastica integri e solo per gli usi indicati dal produttore
2. Limita l’utilizzo di padelle antiaderenti, se “graffiate” Utilizza padelle antiaderenti integre e pentolame in ceramica idonea al contatto alimentare o in acciaio inossidabile
3. Utilizza la carta oleata o la pellicola a contatto con gli alimenti solo secondo le indicazioni del produttore. Leggi l’etichetta!
4. Durante la cottura dei cibi garantisci un’adeguata ventilazione dei locali e utilizza cappe d’aspirazione
5. Limita la combustione di incenso e il fumo di candela, ed evita il fumo di sigaretta nell’ambiente dove vivi Assicura il ricambio frequente dell’aria negli ambienti chiusi
6. Sostituisci gli involucri lacerati e/o usurati degli oggetti con imbottitura in schiuma (sedili dell’auto, materassi ecc.)
7. Limita l’uso di capi di abbigliamento con trattamenti opzionali idrorepellenti o antimacchia Privilegia capi di abbigliamento di origine e composizione ben identificabili
8. Evita il consumo di alimenti con parti carbonizzate/bruciate e limita l’uso di alimenti affumicati. Elimina dai cibi le parti bruciate (anche dalla pizza)
9. Nella scelta di materiale per la casa limita l’uso di PVC morbido contenente DEHP
10. Evita il ristagno della polvere negli ambienti chiusi Effettua una adeguata e periodica pulizia degli ambienti e assicura una corretta manutenzione degli aspirapolveri (pulizia filtri e camera di raccolta, sostituzione sacchi ove presenti)
  DECALOGO PER L’INFANZIA

LIMITA O EVITA

PRIVILEGIA O SOSTITUISCI

1. Evita il ristagno di aria e polvere negli ambienti chiusi dove i bambini piccoli gattonano o giocano in terra Garantisci il ricambio di aria negli ambienti chiusi ed effettua una adeguata e periodica pulizia; assicura una corretta manutenzione degli aspirapolveri (pulizia filtri e camera di raccolta, sostituzione sacchi ove presenti)
2. Se hai pavimenti in PVC contenenti DEHP su cui giocano bambini, utilizza un tappeto in fibra non trattata
3. Limita l’uso di capi di abbigliamento per l’infanzia con trattamenti opzionali idrorepellenti o antimacchia Privilegia capi di abbigliamento di origine e composizione ben identificabili
4. Evita materassi per lettini con rivestimento o telo impermeabile non conforme alle norme vigenti e comunque evita rivestimenti per materassi in PVC morbido contenente DEHP
5. Utilizza fodere in fibre non trattate se hai fasciatoi e/o passeggini rivestiti in PVC morbido contenente DEHP; in generale, evita che i bambini entrino in contatto con la bocca con oggetti in PVC
6. Per scaldare latte, bevande e pappe utilizza contenitori integri e solo secondo le indicazioni del produttore
7. Lascia che i liquidi caldi si raffreddino prima di travasarli in contenitori di plastica non destinati all’uso ad elevate temperature
8. Lava accuratamente biberon e altri contenitori dopo la sterilizzazione; non utilizzare biberon in policarbonato (non più consentiti)
9. Abitua il bambino a consumare alimenti freschi e di stagione; risciacqua frutta e verdura in scatola prima del consumo
10. Evita il consumo di alimenti con parti carbonizzate o bruciate Per la cottura dei cibi destinati ai bambini, privilegia metodi che preservino il contenuto di vitamine idrosolubili (ad es. cottura a vapore)
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